Villa Emma, una storia di coraggio
Accolsero 73 bambini e ragazzi ebrei in fuga dalla Germania, offrendo loro una parentesi di quiete. E poi, dopo l’otto settembre del ’43, nel pieno delle persecuzioni, li aiutarono a fuggire verso la Svizzera e verso la salvezza.
Fu una grande prova di coraggio quella che vide protagonisti gli abitanti di Nonantola, comune alle porte di Modena diventato emblema di umanità grazie a “Villa Emma” e all’eroismo e dei sui abitanti. Un impegno al servizio del bene, individuale e collettivo, che è ora raccontato in un nuovo documentario – “Salvate Tutti” – in distribuzione a partire da domani, Giorno della Memoria, con Repubblica ed Espresso.
Arricchito dagli interventi degli storici Anna Foa e Marcello Pezzetti, e con Aldo Zappalà in regia, il documentario è stato illustrato nelle sue caratteristiche essenziali nel corso di un evento di presentazione svoltosi questa mattina nella biblioteca Giovanni Spadolini del Senato.
“Affinché il ricordo non vada perso, è fondamentale che le memorie si imprimano nelle coscienze di tutti i cittadini. Per questo operazioni come quella che presentiamo oggi sono fondamentali per arrivare al grande pubblico” ha sottolineato il presidente del Senato Pietro Grasso, dando inizio all’evento.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore UCEI Victor Magiar, che ha sottolineato l’importanza che “resti una traccia”. E cioè che la Memoria vada nelle case, “diventando un tema su cui discutere”.
Significativa anche la testimonianza di Adachiara Zevi, che ha ricordato come l’Emilia Romagna sia terra particolarmente ricca di testimonianze memorialistiche “di grande impatto e contenuto”.
Apprezzamento per l’operazione editoriale è stato espresso anche dal presidente della Fondazione Villa Emma Stefano Vaccari e dal suo direttore Fausto Ciuffi. “È importante raccontare la Shoah in tutti i suoi aspetti e in tutte le sue vicende. Compresa questa, che vuole regalarci nuovi elementi di speranza” le parole del regista.
(25 gennaio 2016)