Italia-Iran – Informazione
Tante domande, nessuna risposta

rouhani Un giornalista di Pagine Ebraiche mette il presidente Rouhani in imbarazzo. Il Corriere della Sera racconta così nella sua edizione fiorentina (con una punta di malcelato campanilismo) la scomoda domanda sui diritti civili posta ieri dal redattore dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Adam Smulevich al leader della crudele teocrazia.
Una domanda, naturalmente, rimasta senza risposta, che sta facendo il giro della rete e delle redazioni di mezzo mondo suscitando una marea di reazioni, ma anche ammirazione per la fermezza dimostrata dalla redazione, che così si è rivolta al leader sciita al termine di una conferenza stampa autoreferenziale, rigidamente controllata da funzionari di Teheran e guardie della rivoluzione: “Presidente, come pensa che possiamo avere fiducia nelle sue parole, nei suoi annunci propagandistici, nel fatto che oggi ‘a Roma splende il sole’, come ha detto poco fa, se il paese sotto la sua presidenza continua ad essere nelle prime posizioni delle classifiche mondiali della negazione dei diritti?”.
Ma soprattutto un episodio imbarazzante, che denuncia i mali di tutta la stampa italiana, da sinistra a destra. La domanda scomoda, infatti, ha finito per mettere a nudo le cose come stanno: alla conferenza stampa potevano in effetti essere sollevate solo le questione preventivamente concordate e ammesse dallo staff di Rouhani. E anche l’epilogo di una visita in Italia particolarmente infelice per le tante domande sul regime iraniano che continuano a restare senza risposta e per i tanti ossequienti riguardi riservati a un despota.

(28 gennaio 2016)