Qui Venezia – La fuga di Malka dalla barbarie

Il documentario prodotto dallo Yad Vashem “Il cielo si aprirà per te. La storia di Malka Rosenthal” è stato proiettato in sala Montefiore, nel centro della Comunità Ebraica di Venezia, in occasione delle iniziative per il Giorno della Memoria organizzate da Adei sezione Venezia e associazione Figli della Shoah.
“Le testimonianze video come tutti i materiali che stiamo raccogliendo sono cruciali – ha spiegato Marina Scarpa Campos, vicepresidente dell’associazione Figli della Shoah, introducendo il contributo video – e lo saranno ancora di più in futuro quando i testimoni diretti verranno a mancare”.
Il film racconta delle tragiche vicende che travolsero la Comunità Ebraica di Stanislawow, nella regione storica della Galizia contesa tra Polonia e Ucraina, attraverso la voce di Malka Rosenthal una delle poche sopravvissute. Nata nel 1934, figlia maggiore di una ricca famiglia di commercianti, Malka dovette presto fuggire e nascondersi per non essere catturata dai nazisti che avevano invaso Stanislawow.
Durante l’occupazione tedesca perse la madre e il fratello minore, colpito a pochi mesi durante una retata nazista e lasciato morire con la testa fracassata sulle scale di casa. Il padre unitosi ai partigiani a periodi alterni andava a prelevare la figlia per scortarla in luoghi più sicuri. Per un anno e mezzo dovette stare in un barile sottoterra, scappare per le campagne e dormire nella foresta, fino a quando non trovò pace nascondendosi presso la famiglia Kot.
Riunitasi nel dopoguerra con il padre, decise nel 1947 di emigrare in quello che sarà Israele imbarcandosi illegalmente sulla nave Exodus. La risposta di Malka alla barbarie subita nell’arco della sua esistenza fu di continuare a vivere, in Israele, dove oggi ha due figli e sei nipoti. La sua testimonianza è stata tradotta in diverse lingue, è soggetto di rappresentazioni teatrali ed è stata trasposta in alcuni libri per l’infanzia che introducono il tema della Shoah ai più giovani.

Michael Calimani

(28 gennaio 2016)