Informazione – International Edition Milano, Comunità in festa per i 150 anni
La Comunità ebraica di Milano festeggia nel 2016 i 150 anni dalla sua fondazione. Nel 1866, a pochi anni dall’Unità d’Italia, il nucleo ebraico che fino a quel momento costituiva una sezione della più numerosa e importante comunità di Mantova, si costituì ufficialmente come gruppo autonomo. Un avvenimento che, come raccontato ai lettori di Pagine Ebraiche International Edition, segnava la fine dei secoli in cui gli ebrei erano stati banditi dalla città, dove non potevano fermarsi per più di tre giorni consecutivi. Tra le iniziative per celebrare l’anniversario insieme a tutta la cittadinanza, la terza edizione del festival Jewish and the City, prevista per la prossima primavera. A marzo si apriranno anche le celebrazioni per i 500 anni della creazione del Ghetto di Venezia, che continua tra l’altro a suscitare grande interesse nella stampa internazionale. Questa settimana pubblica un lungo articolo il quotidiano israeliano Haaretz, che indaga tra l’altro l’origine incerta della parola “ghetto”.
La città di Nizza rende omaggio al diplomatico italiano Angelo Donati, che contribuì a salvare la vita di migliaia di ebrei dalla deportazione nella zona della Francia occupata dagli italiani. Due giorni di eventi tra cui un convegno e l’apposizione di una targa in sua memoria sulla Promenade des anglais.
L’Associazione Amici del Museo dell’Arte di Tel Aviv ha invece premiato come uomo dell’anno 2016 don Virginio Colmegna, presidente della Fondazione Casa della Carità Angelo Abriani di Milano, per l’impegno nelle iniziative a favore di profughi e rifugiati. A partecipare alla cerimonia anche il vicesindaco di Tel Aviv Mehereta Baruch-Ron.
L’economista errante Susanna Calimani torna a parlare dei momenti di confronto con il suo nuovo collega musulmano, e di come, nonostante la sua diffidenza, siano molti i tratti in comune. È lo spagnolo la lingua di Bechol Lashon questa settimana, con il rabbino Benedetto Carucci Viterbi che riflette sul vero significato di libertà, al centro del libro di Shemot (Esodo) che si legge in queste settimane. A tradurre il testo, Giulia Castelnovo, una delle studentesse della Scuola superiore traduttori e interpreti di Trieste che sta svolgendo il tirocinio presso la redazione di Pagine Ebraiche. La rubrica Italics è dedicata al tema della lotta all’antisemitismo, riportando alcune delle dichiarazioni che la professoressa Manuela Consonni, da poco nominata al vertice dell’International Center for the Study of Anti-Semitism all’Università ebraica di Gerusalemme, ha rilasciato in un’intervista alla Stampa.
È un breve pensiero di Bernard-Henry Lévy a essere prescelto dal direttore della redazione giornalistica UCEI per il suo appuntamento con It Happened Tomorrow: “Non si chiede di credere, ma di sapere”.
Rossella Tercatin
(8 febbraio 2016)