Oltremare – Sicurezza
Non sono un giardiniere né un pasticcere, e forse per questo ci sono due cose che davvero non capisco di questa stagione a Tel Aviv. La prima è la potatura invernale degli alberi fino all’osso. La seconda è l’inaugurazione di un numero esorbitante di pasticcerie, tutte fra l’altro lungo Ivn Gvirol. Non credo che ci sia un legame fra i due fenomeni, a meno che le brioches non producano ossigeno, e sarebbe una bella rivoluzione. Ma credo che anche nella terra che stilla latte e miele, le brioches al burro producano solo calorie e felicità. Quindi l’ossigeno è chiaramente in discesa.
Qualche giorno fa ho guardato con sofferenza fisica i giardinieri del comune azzerare tutti gli alberi rigogliosissimi dall’altro lato della piccola e fu-verdissima strada in cui vivo. Uno di loro deve aver visto la mia espressione, e mi ha detto “eh, erano diventati troppo grandi, erano un pericolo per la sicurezza della scuola” – la scuola, che per anni non ho visto, coperta com’era dal verde di quegli alberi tutti intrecciati, è il palazzo davanti a casa mia, color bianco sporco e piastrellato con piastrelle piccole piccole, che sembra l’interno di un bagno pubblico, ma via questa è Tel Aviv mica Parigi.
Oggi la stessa sorte è toccata a tutto il filare degli alberelli alti meno di due metri piantati da poco lungo Ivn Gvirol, e mentre mi domandavo se anche loro erano pericolosi per qualcuno, ho notato che la concentrazione di pasticcerie in quella zona è diventata pericolosa di certo, almeno per le nostre arterie. Perché se una volta la dieta già non rigorosissima dell’israeliano medio comprendeva le burekas di sfoglia più o meno strabordante di margarina con dentro patate, funghi o formaggi, da anni c’è stato il salto di qualità: dalla burekas alla margarina alle brioches al burro. Grazie ai francesi, veri colonizzatori alimentari, che hanno portato il profumo del pain au chocolat per le strade di Tel Aviv e ora non possiamo più stare senza. L’ossigeno invece, beh, è sopravvalutato.
Daniela Fubini, Tel Aviv Twitter d_fubini
(8 febbraio 2016)