cherubini…
E per l’arca farai un coperchio di oro puro, la sua lunghezza sarà di due Ammot e mezza e la sua larghezza sarà di una Ammah e mezza. E farai due Cherubini di oro, li dovrai fare ricavandoli direttamente dal blocco di oro del coperchio tramite una lavorazione con martello, li porrai alle due estremità del coperchio. Farai un Cherubino da una estremità e un’altro Cherubino dall’altra estremità, realizzerete entrambi i Cherubini alle sue due estremità dal medesimo blocco di oro puro del coperchio. E i Cherubini saranno con le ali dispiegate verso l’alto, coprendo e proteggendo il coperchio con le loro ali, e li loro volti saranno diretti l’uno verso l’altro anche se nello stesso tempo i visi dei Cherubini saranno inclinati verso il coperchio. E collocherai il coperchio al di sopra dell’Arca, ma prima dentro l’Arca avrai messo la Testimonianza che io ti darò, cioè la Torah. E quando io vorrò fissare una udienza con te nel Mishkan, questa avverrà la, e parlerò con te da sopra al coperchio in mezzo ai due Cherubini che sono sopra il coperchio dell’Arca della Testimonianza, tutto ciò che ti dico la è ciò che io ti ordino di dire ai figli di Israele (Esodo 25, 17 – 22).
I Maestri nel Talmud hanno interpretato le figure dei cherubini come il simbolo del rapporto di amore tra D-o e il suo popolo:
“Nel momento in cui i figli di Israele salivano in pellegrinaggio al Tempio, veniva arrotolato in loro onore il Parochet e gli si mostravano i Cherubini rivolti e uniti uno di fronte all’altro e gli veniva detto loro: guardate quanto siete amati da D-o, quanto l’amore di un uomo difronte a una donna!” (Yonah 54a con Rashi “HaCheruvim”). “Nel momento in cui il popolo ebraico fa la volontà di D-o i Cherubini sono rivolti uno difronte all’altro, come un uomo con una donna che si amano, come segno che D-o ama Israele. Ma quando il popolo di Israele non fa la volontà di D-o, i Cherubini girano il loro volto verso il muro” (Baba Batra 99a). Qui viene simboleggiato il Nascondimento del Volto Divino (Provvidenza).
“In quel giorno la mia ira arderà contro di lui ed io li abbandonerò e nasconderò il Mio volto da loro”. Ha detto Rav Bardela figlio di Taviumeh a nome di Rav: chiunque non è nell’Ester Panim, nel nascondimento del volto, non fa parte di loro, del popolo ebraico. Chiunque non è nella condizione di “ed egli diventerà preda” non fa parte di loro. Ha detto Ravah: anche se ho nascosto loro il Mio volto, in sogno parlerò con lui. Rav Josef ha detto: la Sua mano è stesa su di noi, come è detto: “E all’ombra della mia mano ti ho coperto”. (Chagiga 5b).
Un Patto (Berith) lega D-o all’uomo e l’uomo a D-o e riduce le rispettive autonomie. I Maestri hanno insegnato: “Disse Il Santo e Benedetto Egli Sia a Israele: la Torah è nelle tue mani e la tua anima e nelle mie mani. Se hai osservato (custodito) ciò che è mio, io custodirò ciò che è tuo; ma se hai perso ciò che è mio, io perderò ciò che è tuo”. Noi faremo ciò che spetta a noi, e D-o farà ciò che spetta a Lui. (Avoth DeRabbi Natan 1, 3; Devarim Rabbah 4, 4; Midrash Tehillim 17, 8; Heschel, Torah Min HaShamaym BeIspaqlarya Shel HaDorot, Vol.1, Parte 1, Capitolo 1, parte 4 (“Emunah Kvushah”); Midrash Tanchumah, Vayerah 20)
Ma in tutto questo non vi è una contraddizione tra il comandamento di “non farai per te alcuna forma scolpita né alcuna immagine” è il comandamento di “e farai i due Cherubini”?
Rabbi Yitzchack Abravanel commenta: “i cherubini non sono una trasgressione del comandamento, dal momento che il comandamento proibisce il culto delle immagini come divinità o come intermediario tra l’uomo e D-o, come è detto “non ti prostrerai a loro e non li servirai”, ma riguardo ai Cherubini, non avevano questo scopo e presupposto è quindi non correvano questo rischio” (Abravanel su Shemot 25, 10).
La questione dei cherubini rimane aperta ed è ampiamente dibattuta nel Talmud.
Paolo Sciunnach, insegnante
(15 febbraio 2016)