Qui Firenze – Spotlight
Riscoprendo antiche tracce

oggiAncora nell’ambito del Giorno della Memoria, per iniziativa congiunta della Regione, dell’Università e della sezione fiorentina dell’associazione Italia-Israele, ha avuto luogo a Firenze la proiezione dell’ottimo film-documentario israeliano “Shores of light” dedicato ai campi di transito costituitisi in Italia, nel Salento, per accogliere tanti giovani che, sopravvissuti alla Shoah, cercavano di rifarsi una famiglia e partire per Eretz Israel.
Con appropriate parole i saluti iniziali sono stati portati da Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale, da Luigi Dei, rettore dell’Università, da Sara Cividalli, presidente della Comunità, da Valentino Baldacci, presidente di Italia-Israele, e da Gideon Meir, per sei anni ambasciatore di Israele in Italia e rimasto, come sua moglie Amira, molto legato a Firenze.
La sala del Gonfalone di Palazzo Panciatichi, sede della presidenza del Consiglio della Regione, e quella attigua, dove è stato allestito un secondo schermo, non sono stati sufficienti ad accogliere il numeroso pubblico che ha voluto partecipare a questo evento molto bene organizzato e moderato da Ida Zatelli, docente di ebraico dell’Università fiorentina, che ha voluto presenti anche la regista Yael Katzir e Shuni Lifshitz, una delle tre donne che hanno affrontato questo viaggio di ritorno nei luoghi della loro nascita, ricercando attraverso i ricordi dei genitori, diari, foto e filmati gelosamente conservati, di ritrovare le case della loro prima infanzia e le persone che le avevano conosciute bambine. Nei vari paesi della bella costa pugliese vecchie ville signorili erano state adibite ad accogliere i sopravvissuti e molte giovani coppie erano già in attesa di un figlio (più di 200 bambini sono nati nell’ospedale di Santa Maria di Leuca). Vari matrimoni sono stati celebrati con la festosa partecipazione della popolazione che spesso ha donato l’abito alla sposa. Graffiti e murales, inneggianti alla nuova futura patria, sono ancora conservati e gli anziani ricordano con commozione la presenza ebraica nella regione. Il filmato termina con una festa d’addio organizzata dal Comune pugliese cui hanno voluto partecipare varie altre persone appositamente giunte da Israele.
Quindi Fabrizio Lelli, docente di ebraico all’Università del Salento, che compare anche nel documentario, ha illustrato quanto si sta facendo per studiare e conservare le tracce di quei due anni di intensa vita ebraica dopo secoli che gli ebrei erano stati banditi da quella regione e Amira Meir, nota a Firenze anche come studiosa di letteratura ebraica, ha chiuso con un affettuoso saluto.

Lionella Viterbo

(16 febbraio 2016)