Olanda, la macellazione rituale e gli effetti delle nuove regole

dutch-parliament“Queste nuove disposizioni pongono dei problemi seri sulla shechitah (la macellazione rituale ebraica) e all’intera comunità ebraica olandese”. Non nasconde la sua preoccupazione Frederik A. de Wolff, docente di Tossicologia Clinica e Forense all’Università medica di Leiden e per 18 anni membro della Commissione per la Sanità dei Paesi Bassi. Commentando a Pagine Ebraiche la nuova regolamentazione sulla macellazione casher e halal annunciata dal ministero dell’Agricoltura olandese, de Wolff sottolinea come queste disposizioni apriranno scenari difficili da gestire per la comunità ebraica locale. Due le problematiche più grandi: la decisione di vietare del tutto l’esportazione di carne casher e halal fuori dai Paesi Bassi, da una parte; dall’altra, l’introduzione del criterio secondo cui se l’animale non ha perso del tutto conoscenza dopo 40 secondi dalla pratica della shechitah, si deve procedere all’anestesia. “Il primo divieto si traduce in un colpo durissimo per tutte le macellerie casher d’Olanda – spiega il professore, nel 2013 tra i membri della Commissione di esperti (riunita dall’Unione degli ebrei olandesi) che portò all’affossamento di una legge che proibiva la shechitah – Queste macellerie infatti esportano 90 per cento della carne in Germania e nei paesi scandinavi”. Un blocco sull’export sarebbe dunque un danno enorme per queste realtà.
Il secondo problema è più tecnico. La shechitah consiste nella recisione rapida, con un coltello molto affilato, della vena giugulare, dell’esofago e della trachea dell’animale. Quest’ultimo non deve essere stordito; nel caso in cui venga anestetizzato dopo i citati 40 secondi perché considerato ancora cosciente, allora, secondo le regole della macellazione ebraica, non sarà più casher. “Il problema è che i criteri introdotti per valutare se l’animale sia cosciente o meno sono insensati”, spiega de Wolff, che rileva come nella commissione che si sta occupando della questione – e di cui fa parte anche la Comunità ebraica – non vi sia nessun esperto in neurobiologia. Le nuove disposizioni, afferma il professore, si basano su un report dell’Unione europea realizzato da movimenti che si battono per i diritti degli animali.
Tra gli elementi di contraddizione di una situazione che appare confusa, il fatto che la produzione di carne casher e halal sarà soggetta al controllo discrezionale dell’Autorità per la sicurezza degli alimenti e dei prodotti, l’ente che un anno aveva chiesto al governo di proibire la macellazione rituale perché “inumana”.


Daniel Reichel

(19 febbraio 2016)