Sheva – International edition
Venezia prepara una nuova Haggadah

Schermata 02-2457441 alle 11.59.00Tra le antiche Haggadot tramandate fino a oggi, quella veneziana del 1609 è tra le più famose e suggestive, con le sue traduzioni in giudaico-italiano, giudaico-spagnolo e giudaico-tedesco, i dialetti parlati nella comunità ebraica dell’epoca.
Come raccontato ai lettori di Pagine Ebraiche International Edition, un gruppo di artisti internazionali è al lavoro per una nuova Haggadah veneziana, in un’iniziativa promossa dall’associazione Beit Venezia in collaborazione con la Scuola Internazionale di Grafica. L’opera verrà stampata a Gerusalemme e dovrebbe essere pronta per Pesach 2017.
Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha preso posizione contro il boicottaggio accademico verso le università israeliane. “La scienza e la cultura hanno il potere di costruire il dialogo e di prevenire i conflitti, e c’è bisogno di un rapporto fluido e costante tra le comunità scientifiche di tutti i diversi paesi” ha sottolineato il ministro in occasione del conferimento della laurea honoris causa in Relazioni internazionali e cooperazione allo sviluppo a Irina Giorgieva Bokova, Direttore Generale dell’Unesco, esprimendo poi il suo apprezzamento per la risposta della Conferenza dei rettori delle università italiane all’appello contro il Technion di Haifa circolato nelle scorse settimane.
La Camera dei deputati ha pubblicato sul canale del suo archivio migliaia di documenti legati ai crimini di guerra commessi sul territorio italiano durante l’occupazione nazifascista. Numerosi storici hanno spiegato a Pagine Ebraiche la loro valutazione sul materiale messo a disposizione. Mentre un convegno sul significato di Resistenza e sulle sue diverse forme si è svolto negli scorsi giorni a Ferrara, organizzato dal Museo dell’Ebraismo italiano e della Shoah in collaborazione con l’Istituto di storia contemporanea della città e il Memoriale della Shoah di Parigi.
È il portoghese la lingua di questa uscita di Bechol Lashon. Il rabbino capo di Trieste Eliezer Di Martino riflette sul significato e il ruolo della preghiera nell’ebraismo, mettendo a confronto le opinioni di Maimonide e Nachmanide.
Il docente dell’Università di Bar Ilan Yaacov Mascetti invece parla di solitudine, riprendendo tra l’altro il pensiero del rabbino e filosofo Joseph Soloveitchik pilastro dell’ebraismo Modern Orthodox del XX secolo.
La rubrica Italics è dedicata questa settimana alla scomparsa di Umberto Eco, semiologo, autore e saggista scomparso lo scorso venerdì all’età di 84 anni. Il genio di Eco è stato ricordato nei giornali di tutto il mondo, che mettono tra l’altro in luce l’impegno dello scrittore contro il razzismo e l’antisemitismo, temi al centro dell’intervista che lo scrittore diede a Pagine Ebraiche alla vigilia della pubblicazione del suo capolavoro Il cimitero di Praga. Il direttore della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Guido Vitale sceglie proprio un passaggio dell’intervista per la sua rubrica It Happened Tomorrow: “Il nemico serve a chi soffre di un’identità debole”.

Rossella Tercatin

(22 febbraio 2016)