Madri d’Israele – Shimrit

David Zebuloni, studenteSempre più spesso ci capita di emozionarci di fronte allo schermo del computer, siamo travolti in continuazione da foto in bianco e nero e storie d’amore, racconti di genitori-nonni-bisnonni diventano estremamente popolari, così come esperienze difficili, avventure e atti di straordinario coraggio che ci fanno d’un tratto sentire piccoli piccoli in confronto.
Questa settimana è Shimrit a commuovere l’intero web con la sua storia, aggiudicandosi così il titolo di Madre d’Israele.
La nostra protagonista nasce a Ramat Gan, cresce a Gush Katif e dopo la tragica evacuazione di stabilisce in un piccolo insediamento sul Monte Hebron. Si laurea in biologia, ma decide di aprire con il marito, padre dei suoi cinque figli, una piccola impresa famigliare che produce miele artigianale. Gestisce, inoltre, un centro di accoglienza e di integrazione per etiopi.
“Un giorno mi ha chiamata mia cognata e, tra lacrime e singhiozzi, mi ha raccontato che suo figlio, il mio adorato nipotino, era affetto da una rara malattia che colpisce le ossa. Secondo i medici la sua gamba era in condizioni gravi e presto lo sarebbe stato anche tutto il resto del corpo”, racconta Shimrit. “La cifra richiesta dagli specialisti per attuare l’intervento, tuttavia, era nettamente al di sopra della portata della nostra famiglia. Ho immediatamente realizzato che non potevo starmene con le mani in mano, dovevo fare qualcosa.”
E così è stato, Shimrit dà inizio ad una raccolta fondi che coinvolge l’intera società israeliana e le permette di accumulare in una sola settimana ben 636.148 shekel da 1800 donatori differenti.
“Mi sono arrivate telefonate da ogni angolo del paese: uomini e donne con un grande cuore, capi di importanti aziende e persone semplici, persino bambini che volevano dare fondo ai loro risparmi. Una volta raggiunta la quota necessaria per sostenere le spese mediche, i donatori non hanno cessato di stupirci con la loro generosità.”
L’intervento viene eseguito questa settimana con grande successo, una riuscita tale da sorprendere persino i medici stessi.
“Elroy Hai ha iniziato un percorso che, con l’aiuto di D-o, lo porterà alla guarigione completa. È un ragazzino davvero meraviglioso, un piccolo uomo che ci ha trasmesso tanta forza nell’ultimo periodo, nonostante fosse lui ad averne più bisogno di chiunque altro.”
Elroy Hai è diventato, infatti, il figlio e il nipote, il fratellino e l’eroe di tutto il popolo ebraico, ricordandoci cosa significa sorridere persino negli istanti più bui.

David Zebuloni

(28 febbraio 2016)