Beni culturali ebraici
Torna a Biella l’antico Sefer Torah
La presidente: “Una gioia e un’emozione”

sinagoga di biellaSono giornate febbrili per Rossella Bottini Treves, che con tenacia e passione guida da diversi anni la comunità ebraica di Biella e Vercelli, che comprende anche Novara e il territorio noto come VCO, ossia Verbano – Cusio – Ossola. L’occasione, questa volta, è davvero unica: il 6 marzo rientrerà nella Sinagoga di Biella, al Piazzo, l’antico Sefer Torah che, sfuggito ai ladri che hanno depredato alcuni anni fa il patrimonio della comunità è stato restaurato dal sofer Amedeo Spagnoletto. L’occasione, già festosa, riserva una sorpresa in più, che renderà l’occasione ancora più straordinaria: è arrivata da poche ore la risposta del direttore del Geochronology Laboratory dell’Università dell’Illinois, che lo colloca in una forbice di tempo compresa fra il 1220 e il 1270, con una datazione mediana del 1252. Ossia si tratta del più antico testo posseduto da una comunità ebraica italiana, e probabilmente del più antico Sefer Torah adatto all’uso in Europa. Coevo del Sefer di Bologna, che però non solo non è in mani ebraiche ma non è idoneo alla lettura in sinagoga, il rotolo era conservato insieme ad altri, anch’essi antici e di grande pregio, ma si è dimostrato il più adatto ad essere restaurato. Lunghi mesi di lavoro lo riportano ora nella piccola sinagoga da cui è partito per una cerimonia festosa, la Haknasat Sefer Torah, che però si inserisce in un altro evento raro per la piccola comunità piemontese: uno shabbat insieme, con rav Elia Richetti – che è il rabbino responsabile della comunità – e rav Somekh e rav Spagnoletto. La sinagoga è piccola, cosa che è oggetto di preoccupazione per la presidente della comunità, al punto da spingerla a sdoppiare la giornata su due appuntamenti: al mattino il rientro del Sefer Torah nel bet haKenesseth porterà sugli antichi banchi in legno – anch’essi recentemente restaurati, come tutta la sinagoga – soprattutto la comunità ebraica, mentre a Palazzo Gromo Losa, a pochi passi dal tempio si terranno gli interventi delle istituzioni e di coloro che hanno contribuito al recupero del Sefer Torah, con un intervento del sofer che tanto ha fatto sia per riportarlo all’uso per cui è stato pensato tanti secoli addietro che per farne riconoscere l’effettivo valore, sia storico che simbolico.
“Restituire un Sefer Torah adeguato all’uso significa riappropriarsi del culto e della Memoria di una Comunità che non ha mai smesso di esser viva e presente sul territorio”. Ha spiegato la presidente della comunità, aggiungendo subito: “Sono poi particolarmente grata a coloro che hanno contribuito per questo ultimo restauro: la Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, l’Unione delle COmunità Ebraiche Italiane, il Ministero per i Beni Culturali – Settore promozione dei beni librari ed archivistici, editoria ed istituti culturali della Regione Piemonte, alle Fondazioni bancarie e, in particolare, la Fondazione CRT che ha sempre aderito e contribuito per il restauro conservativo delle Sinagoghe di Vercelli e di Biella a partire dal 2003”. E non sarà solo il Sefer Torah a ritornare nelle mani della sua comunità: un’antica Meghillat Esther – purtroppo non donata ma solo in comodato d’uso per dieci anni – sarà consegnata dal sindaco di Biella, Marco Cavicchioli, nelle mani di rav Richetti per fare ritorno nell’Aron ha-Kodesh alla presenza, oltre alle autorità, della direttrice dell’Archivio di Stato Patrizia Bolengo, che di Dario Disegni, nel doppio ruolo di presidente della Comunità Ebraica di Torino e della Fondazione Beni Culturali Ebraici Italiani, che tanto ha fatto per il restauro dell’antico Sefer Torah. “E non mi fermo qui: ci sono molte altre cose belle e preziose da recuperare che fanno parte del patrimonio della comunità, a partire dagli altri Sifret Torah, per esempio, ma so anche che ci sono delle ketubot del Cinquecento che vorrei molto tornassero alla Comunità a cui appartenevano”. Ma ora è il momento di godersi l’occasione gioiosa, che tanti sforzi e un lungo impegno è costata, mentre per Rossella Bottini Treves la realizzazione dell’importanza del Sefer Torah di Biella sta arrivando piano piano. “È una grandissima gioia, ma anche una responsabilità non da poco, ci stiamo organizzando anche per questo, ora posso solo dire che sono felice, ed emozionata”.

Ada Treves twitter @atrevesmoked

(2 marzo 2016)