Firenze – La Memoria in musica
Ricordando Chana ed Enzo

eyLa sfida è di coinvolgere le nuove generazioni in una riflessione con una prospettiva di lunga durata. Lasciare una traccia, far sì che Memoria, arte e musica dialoghino in un groviglio di emozioni ma anche di spunti di riflessione.
Si presenta così “Che non abbiano fine mai. La Memoria ebraica tra musica e racconti”, lo spettacolo ideato dall’artista Eyal Lerner (nell’immagine) in scena domani a Firenze, al conservatorio Cherubini, in cui si sviluppa il tema della Shoah attraverso un racconto gli ultimi istanti di vita di Chana Senesh ed Enzo Sereni, poetessa la prima, fervente sionista il secondo, catturati entrambi nel pieno della loro azione antifascista e antinazista.
Organizzato da Silvia Guetta, docente di pedagogia interculturale all’Università degli studi di Firenze, l’evento è sostenuto tra gli altri dal centro Unesco onlus e dal Lions Club Stibbert. “Deve esistere continuità tra le superiori e il mondo accademico” sostiene la docente, che è iniziatrice e promotrice di alcuni progetti legati alla didattica della Shoah. Anche per questo sul palco si esibiranno anche una cinquantina di studenti del liceo classico musicale Dante.
Gli studenti del corso di pedagogia interculturale saranno inoltre coinvolti, nella giornata di mercoledì, in un seminario intitolato “Musica, narrazione, memoria nell’educazione interculturale: la scoperta dei saperi attraverso i percorsi personali”.
A confronto con i ragazzi Lerner e la professoressa Guetta.

(7 marzo 2016)