Qui Parigi – L’evento annuale del Crif
Sicurezza, gli ebrei di Francia:
“Grazie alle forze dell’ordine”
“Grazie a voi la voglia di sorridere ritorna, sappiamo quanto è dura e ammiriamo il vostro coraggio”. “Nonostante i pericoli esponete le nostre vite per proteggere le nostre, e la vita è quanto ci sia di più prezioso al mondo, insieme alla salute e alla libertà”. “Grazie a tutti i poliziotti e ai giovani militari che, più che mai, fanno risuonare in noi la parola ‘fratellanza’”. Sono i messaggi di Françoise, Fidel e Philippe, che insieme a centinaia di altri compaiono nel Libro d’Oro consegnato dal Conseil Représentatif des Institutions juives de France alle forze dell’ordine che proteggono i siti ebraici nel paese. La maggiore istituzione ebraica d’Oltralpe ha tenuto infatti ieri a Parigi il suo evento annuale, assegnando a militari e polizia il premio di questa 31esima edizione. Dal 1985, il Diner du Crif costituisce la più grande occasione di confronto per l’ebraismo francese con la classe politica del paese, grazie alla partecipazione delle più alte cariche dello Stato. Quest’anno il presidente della Repubblica François Hollande non ha potuto essere presente perché trattenuto a Bruxelles a un vertice Ue-Turchia, ma il presidente del Crif Roger Cuckierman ha accolto il primo ministro Manuel Valls, il quale ha parlato dell’azione governativa di sostegno alla comunità ebraica. Accanto a lui, tra gli altri, il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve, il ministro dell’Istruzione Najat Vallaud-Belkacem, il ministro dell’Economia Emmanuel Macron e il sindaco di Parigi Anne Hidalgo. “Nella mia infanzia sono stato minacciato e ho dovuto proteggermi dai rastrellamenti degli ebrei ad opera della polizia”, le parole di Cuckierman nel consegnare il Libro d’Oro. “Oggi – ha quindi aggiunto – sono di nuovo minacciato, ma sono i poliziotti a proteggermi, e hanno tutta la mia riconoscenza”.
Proprio oggi, intanto, il Bureau de Vigilance Contre l’Antisémitisme (l’Ufficio nazionale di vigilanza contro l’antisemitismo) ha condannato un’aggressione a un tredicenne che si incamminava verso la sinagoga nel XII arrondissement indossando la kippah questo sabato. Ad attaccarlo, riporta il comunicato dell’organizzazione, tre giovani descritti come “di origine africana”, che lo avrebbero insultato e picchiato strappandogli la kippah. Nell’esprimere a sua volta tutta la sua gratitudine alle forze dell’ordine, Valls ha sottolineato l’impegno del governo francese contro la minaccia antisemita, identificando varie forme del fenomeno. “Che gli ebrei si debbano confrontare con l’odio è una storia vecchia, troppo vecchia”, ha affermato. “Sappiamo che esiste un antisemitismo antico, insopportabile, di estrema destra – ha continuato – ma sappiamo anche che esiste un antisemitismo nuovo, di estrema sinistra. C’è l’antisemitismo dei quartieri alti, e quello dei quartieri popolari, e c’è anche l’odio di Israele, l’antisionismo, che non è altro che un sinonimo dell’antisemitismo”. Contro questo pericolo, “la sola compassione è impotente, ma l’indifferenza è sempre colpevole”, e per questo accanto alle espressioni di solidarietà il primo ministro francese ha elencato le misure concrete intraprese per combatterlo. “Lottiamo su ogni fronte – le sue parole – quello finanziario, contrastando l’incitamento all’odio sul web, bloccando spettacoli antisemiti, opponendoci ai movimenti che istigano al boicottaggio. Ma la lotta – ha sottolineato – deve avvenire anche a livello europeo, in quanto ne va della credibilità dell’Europa”.
Nell’evidenziare quanto sia urgente tale intervento da parte delle istituzioni francesi, Cuckierman ha quindi ricordato quanto profondamente gli ebrei d’Oltralpe si identifichino negli ideali del loro paese e siano legati alla sua storia. “Ci riconosciamo in questa Repubblica, una e indivisibile – le sue parole – e la fratellanza non è un principio immateriale, è anche una volontà. E vedo ogni giorno con fierezza quanto questa Francia che amo sia fusa armonicamente con i suoi cittadini ebrei, vedo ogni giorno con orgoglio quanto sia palpabile la nostra comunanza di destino e il nostro rapporto con l’universale, con l’umanità. La Francia – ha concluso – saprà ridiventare una delle luci del mondo, uno dei poli del pensiero universale”. Un pensiero condiviso anche da Valls: “Gli ebrei di Francia hanno costruito la Francia e continueranno a costruirla”.
Francesca Matalon twitter @fmatalonmoked
(8 marzo 2016)