DafDaf 66 – Fra il ghetto, le arachidi e Purim
DafDaf, arrivato questo mese al numero 66, ha scelto Venezia come protagonista del mese di marzo, e in concomitanza con le prime iniziative volte a ricordare il cinquecentenario dell’istituzione del ghetto più noto dedica numerose pagine a raccontare ai giovani lettori la storia di quello che è diventato il simbolo dell’esclusione.
“Il campo del Ghetto di Venezia è circondato dai canali, assomiglia a una piccola isola. È una piazza, in realtà, e come tutte quelle della città sulla Laguna si chiama campo. Ma è un campo insolitamente ampio rispetto agli altri e non è raro trovare qualcuno che ne approfitti per fare una partita a pallone!”. Dal museo, alle particolarità delle diverse “scole”, le sinagoghe, a qualche curiosità, argomenti che le pagine del giornale ebraico dei bambini presentano con l’aiuto delle immagini provenienti da “Il Ghetto di Venezia, 500 Anni di Vita”, il film diretto da Emanuela Giordano che per la sua parte storica ha usato delle animazioni. Le illustrazioni, invece, vengono da “una Guidina che vale proprio la pena di portare con sé quando si visita Venezia”: parte dell’omonima collana delle Edizioni EL, la Guidina su Venezia è stata scritta da Sarah Rossi e illustrata da Stefano Turconi e oltre a dare indicazioni precise sugli itinerari migliori per scoprire la città molto racconta della sua storia, dei suoi personaggi e delle sue tradizioni.
E oltre allo speciale a Venezia è ovviamente dedicata la cover di DafDaf, come sempre opera di Luisa Valenti, che ha poi usato parte dell’immagine per la Strega Comanda Color, che per l’occasione è diventata una guida grafica alla città lagunare.
È come sempre Roberta Anau è l’autrice delle pagine “a tavola” che ogni mese, passando dalla gola e dalle ricette della tradizione, guidano i lettori a scoprire la storia delle feste. Per Purim sono due le ricette, i Buricchi dolci e i Festoni, ma, come spiega Roberta, “vanno bene tutti i cibi che nascondono un cuore, un interno ripieno, che vuole essere il significato nascosto: le tasche piene di Aman, il cuore raddolcito di Assuero, ma soprattutto lo scoprire il profondo valore della tradizione, che è sempre molto buona e dolce, a tavola! E a purim sono dedicate anche le pagine della morà Dafdafà, Nedelia Tedeschi, che nel dialogo fra la morà, i bambini e la raganella ha nascosto uno dei valori principali di una festa troppo spesso nota solo per i costumi e le risate: “Si può imparare che di fronte un prepotente, a un violento, a un essere crudele non dobbiamo stare zitti ed essere sottomessi, ma dobbiamo far sentire la nostra voce e reagire affinché il bene prevalga sul male”.
Eretz, questo mese, ha un inizio un poco misterioso: “Una volta che avrete aperto quella busta scricchiolante, che il profumo – o l’odore, dipende dal vostro olfatto – di burro di arachidi (attenzione non di arachidi ma proprio di quel burro tanto popolare tra i ragazzi americani) vi invaderà, quando avrete assaggiato queste strane non-patatine dalla forma di una nuvola cilindrica, allora per vostra sfortuna non riuscirete più a fermarvi”.
Lo snack di cui si parla, Bamba, è in assoluto il più diffuso in Israele. L’azienda che lo produce “ogni giorno confeziona un milione di pacchetti da distribuire nei negozi e supermercati del paese. Una cifra impressionante se pensate che in tutto lo Stato vivono otto milioni di persone”. Forse non il cibo più salutare del mondo, ma nelle pagine abbiamo nascosto un discorso che i bambini potranno usare per farsi comprare qualche confezione: uno studioso americano, Gideon Lack, ha scoperto che i Bamba potrebbero aver aiutato gli israeliani ad evitare l’allergia alle arachidi. “Diversi anni fa, – ha spiegato – abbiamo scoperto che il rischio di sviluppo di allergia alle arachidi era 10 volte più alta tra i bambini ebrei del Regno Unito rispetto ai bambini israeliani con ascendenze simili, osservazione legata a una impressionante differenza rispetto al momento in cui vengono introdotte le arachidi nella dieta in questi due paesi: i neonati nel Regno Unito di solito non consumano alimenti a base di arachidi nel primo anno di vita, mentre in Israele, gli alimenti a base di arachidi sono solitamente introdotti nella dieta quando i bambini hanno circa sette mesi di età. Questa scoperta ha portato a ipotizzare che l’introduzione precoce di arachidi nella dieta può offrire una protezione dallo sviluppo dell’allergia.
A Israele è dedicata anche la rubrica “Storia e storie”, che questo mese racconta: Il 16 ottobre del 1886 nasceva a Plonsk – una cittadina della Polonia allora sotto il dominio russo – da una famiglia ebraica, David Ben Gurion. Non solo pronunciò proprio lui la frase che funge da titolo a queste pagine, ‘Per essere realista devi credere nei miracoli’, ma fu anche uno dei padri fondatori di Israele, oltre ad essere stato il primo Primo ministro del Paese”.
Ada Treves twitter @atrevesmoked
(10 marzo 2016)