“Bibi, non ti sopporto”

rassegnaGli alleati europei? “Parassiti e scrocconi”. Netanyahu insopportabile per la sua “condiscendenza”. La guerra in Libia “un fallimento”.
“Sono confessioni che un presidente di solito riserva al suo primo libro di memorie, appena lasciata la Casa Bianca. Barack Obama invece vuota il sacco in anticipo. Ha ancora dieci mesi al potere ma evidentemente non vede l’ora di regolare i conti. Con nemici e alleati. Lo fa in una lunga serie di interviste al magazine TheAtlantic” (Federico Rampini, Repubblica).

Ci sono almeno due uomini vissuti in Italia tra i 122 aspiranti kamikaze registrati nella lista di 22mila jihadisti dello Stato islamico rivelata dal sito siriano di opposizione Zaman Al Wasl. Uno dovrebbe essere Anas El Abboubi, un marocchino del 1992 finito in un’inchiesta a Brescia sul reclutamento di jihadisti. L’altro “è un 39enne tunisino che ha vissuto in Italia, Francia, Germania, Olanda e Belgio” (Francesco Semprini, La Stampa).

L’Italia dovrebbe partecipare a una missione militare in Libia? Risponde di no il 49% degli italiani, secondo un sondaggio pubblicato oggi dall’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) e realizzato dall’Ipsos. Il 20% degli intervistati (un campione di mille persone) risponde “non so”. Tra la minoranza interventista (il 31% del totale), il 23% ritiene utile mandare forze di terra (Corriere della sera).

Buu razzisti dei tifosi della Lazio all’indirizzo di un calciatore dello Sparta Praga, con l’arbitro dell’incontro di Europa League costretto a fermare la partita per qualche istante. Una interruzione di gioco “con possibili ricadute disciplinari per il club romano” (Corriere).

“Ho sentito dei racconti di chi ci è già stato, sono racconti abbastanza particolari e al ritorno sono tutti cresciuti: deve essere una botta nello stomaco”. Così il cantautore Francesco Guccini poco prima di partire alla volta di Auschwitz-Birkenau insieme agli studenti bolognesi (Il Giorno Milano).

Un calendario di Benito Mussolini negli uffici della polizia municipale a Torino. Ad accorgersene un cittadino che si accingeva a ritirare una notifica. Dal comando della polizia municipale “sostengono di non essersi accorti del poster” (Il Secolo d’Italia).

Si inaugura oggi al Maxxi di Roma la mostra “Chronicle of an Assassination Foretold” (Cronaca di un assassinio annunciato). “Una installazione fondata su una complessa ricerca documentaria, un’opera multipla che fonde media diversi in modo intenso e rigoroso: Amos Gitai (Haifa 1950) regista, architetto e artista visivo israeliano, prosegue la riflessione critica del suo ultimo film Rabin. The Last Day mettendo in luce tensioni e dialettiche politiche spesso nascoste nella semplificazione massmediatica” (Lorenzo Canova, Avvenire).

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(11 marzo 2016)