Ye’ud – Qual progetti per il futuro
“Prima di parlare di ebraismo italiano con etichette preconfezionate e luoghi comuni, bisogna conoscere la complessità delle nostre realtà”, questa la raccomandazione di rav Roberto Della Rocca al termine del seminario di formazione della futura generazione di leader Ye’ud. Dopo sette giorni di lezioni, incontri e workshop, i quindici partecipanti hanno ricevuto i loro attestati domenica mattina, poco prima di lasciare il campus di Kiryat Moriah a Gerusalemme. “Sono soddisfatto, il seminario è andato al di là di ogni aspettativa”, ha commentato rav Della Rocca. “Un successo sia da un punto di vista organizzativo, che da quello dei contenuti. Sono felice della qualità degli interventi dei docenti tanto quanto per il coinvolgimento, attivo e caloroso, di tutti i ragazzi”.
È la seconda edizione di Ye’ud che l’UCEI ha organizzato a Gerusalemme in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale Sionista (WZO). Rav Della Rocca ha spiegato il motivo di tale scelta: “Se l’ebraismo italiano è complesso, Israele è una metafora di tale complessità. Credo che l’ebraismo italiano debba lavorare per la costruzione di una leadership che sappia confrontarsi in modo intelligente con le sfide future, con una visione e senza pregiudizi; abbiamo bisogno di una leadership che sappia coniugare le diverse anime invece di innalzare steccati”.
Tra i partecipanti anche Arièl Nacamulli, presidente dell’UGEI, entusiasta dell’occasione di confronto con gli altri ragazzi offertagli dal seminario. Alla curare l’organizzazione, insieme a Genny Di Consiglio, c’era Claudia Jonas, che ha seguito i ragazzi ventiquattr’ore su ventiquattro, occupandosi della logistica, ma anche di dirigere il gruppo in momenti poco facili. Questa settimana diverse città israeliane sono state scenario di attentati terroristici di matrice palestinese, a pochi chilometri dai luoghi in cui si tenevano le lezioni di Ye’ud.
“L’augurio è che si possa creare una visione più ampia e lungimirante, che i futuri leader sappiano raccogliere le sfide con competenza e coraggio, interpretando le esigenze di tutti”, ha concluso Rav Della Rocca.
Simone Somekh @simonsays101
(15 marzo 2016)