JCiak- Arriva Wonder Woman

gal-gadot Da una parte Batman, il giustiziere mascherato, cavaliere delle tenebre. Dall’altra Superman, l’imbattibile alieno dello spazio. Chi vincerà lo storico duello? Gustatevi, per la prima volta sul grande schermo, la contemporanea presenza dei due supereroi – interpretati rispettivamente da Ben Affleck a Henry Cavill. E nel frattempo non perdete d’occhio il lato femminile. Nei panni di WonderWoman, in Batman vs Superman: Dawn of Justice c’è l’israeliana Gal Gadot, supermodella, prima non americana a interpretare la principessa guerriera Diana Prince.
La scelta di Gal Gadot per il ruolo che fu di Lynda Carter non è piaciuta ai fan. Troppo magra, troppo sottile, troppo fashion, per dare volto e corpo a un’eroina che finora ha sfoggiato il fisico e i sorrisi di una morbida cheerleader. A sfatare il mito della top model rarefatta, ha subito preso il via una planetaria campagna di pr, guidata dalla stessa Gal Gadot.
La modella ha subito precisato che nel ruolo di Wonder Woman, più delle sue misure, conterà la sua preparazione. Per prepararsi al ruolo, ha spiegato, si è sobbarcata un serissimo allenamento, che tra Kung Fu, kickboxing, spada, juitsu e mille altre specialità le ha consentito di guadagnare massa muscolare. Comunque, ha precisato, “Wonder Woman è un’amazzone e storicamente le donne amazzoni avevano un seno solo. Quindi se volessi davvero essere accurata, sarebbe un vero problema…”.
Per ogni buon conto, fin dal principio la macchina pubblicitaria aveva calato il suo asso della manica, ovvero il servizio militare dell’ex Miss Israele, che per definizione la renderebbe quanto mai adatta a ruoli d’azione quale quello già interpretato in Fast and Furious. Da questo punto di vista Gal Gadot si è distinta finora soprattutto per un servizio su Maxim del 2007 intitolato “Le donne dell’esercito israeliano”, volto a rivitalizzare in America il turismo con destinazione Israele, che la mostrava in un succinto bikini sdraiata su una balaustra con affaccio sullo skyline di New York.
Gal Gadot ha difeso a spada tratta quell’immagine, che deve averle portato bene visto che un anno fa è diventata protagonista della campagna per il profumo Bamboo di Gucci in cui altrettanto succinta suona il pianoforte. I moralisti di turno hanno di nuovo inarcato il sopracciglio mentre David Brinn, managing editore del Jerusalem Post, ha già provveduto a innalzarla nel pantheon delle celebrities.
“Gal – ha dichiarato – è un’eroe nazionale. È la prima attrice israeliana a diventare una star mainstream”. Lei ha ringraziato commossa. “Essere definita una degli ebrei più influenti del mondo è un grande onore. Sono grata di poter essere, attraverso il mio lavoro, un ambasciatore culturale e sono orgogliosa di rimanere un fermo difensore dello stato d’Israele”. Se vi viene da ridere pensateci due volte: da Bar Raefali in poi la diplomazia della bellezza è un must e in tempi di social una top model come Gal, da oltre un milione di followers è davvero un patrimonio nazionale. Quanto ai fan, meglio si mettano il cuore in pace. La nuova Wonder Woman è lei, per almeno altri tre film.

Daniela Gross

(31 marzo 2016)