Bergoglio-Lefebvriani,
incontro in Vaticano

rassegnaNel fine settimana Bergoglio ha incontrato monsignor Fellay, il superiore generale e diretto successore di Lefebvre alla guida della controversa Fraternità San Pio X. Lo ha confermato ieri la Santa Sede dopo che si erano sparse voci contradditorie sull’incontro. Questo incontro, scrive Repubblica, rappresenta un “ulteriore passo” verso il riconoscimento canonico della Fraternità “nella forma di una prelatura costituita ad hoc sul modello di quella dell’Opus Dei, dopo anni di dissidio profondo”.
“Che il dialogo fosse a buon punto lo si era inteso dalla lunga intervista concessa da Fellay lo scorso mese di marzo al sito della Fraternità. In diversi passaggi, il superiore si era mostrato ottimista circa l’esito positivo della vicenda” ricorda il Foglio.

Su Repubblica un ritratto di Jurgen Mossack, il “re” dei Panama Papers che stanno facendo tremare il mondo. Come viene spiegato, il padre è stato un ex SS che come tanti altri criminali nazisti sognava “una vita più tranquilla nell’America Latina”. Tra i vari incarichi, Mossack senior è stato caporal maggiore negli squadroni della morte che furono responsabili di alcuni dei prigioni crimini. Anche se, si legge nell’articolo, al momento sarebbe “complicato avere dettagli”.

È partito ieri il provvedimento del Comune di Milano (in “autotutela”) che revoca l’assegnazione dell’area del Palasharp per la costruzione di una nuova moschea. Il Coordinamento delle associazioni islamiche (Caim) era il primo classificato, ma Palazzo Marino ha scoperto una difformità: il presidente di una delle associazioni aveva una vecchia condanna penale. L’area dovrebbe passare al secondo soggetto in graduatoria, l’Istituto di viale Jenner (Corriere Milano).

Sarà consegnata oggi a Mattarella la prima copia del trattato di Rosh haShanà tradotta in italiano. “Che il testo del Talmud appaia ora in traduzione italiana, disponibile alla lettura di tutti, o almeno di chi è in grado di comprenderlo, reperibile negli scaffali delle librerie, non è solo un risultato importantissimo dal punto di vista culturale, ma è anche la vittoria definitiva sulle accuse che lo hanno colpito dal Medioevo fino a ieri” sottolinea Anna Foa su Avvenire.
“Il Talmud è come il pentagramma che esiste solo per essere suonato. Non si può comprendere il Talmud senza partire da questo assunto e senza entrare nella memoria emotiva del discorso orale” scrive Gavriel Levi sulla Stampa.
“La scienza ti risponderà sulla differenza tra la luce rossa e la luce blu, ma i veri punti interrogativi riguardano cosa c’è tra un uomo e un altro. La matematica non se ne occupa. Il Talmud dibatte di cosa è fatta la vita” spiega il rav Adin Steinsaltz in una intervista a Repubblica.
Il Corriere Fiorentino si sofferma invece sulle intelligenze che in Toscana hanno reso possibile la traduzione, pubblicata da Giuntina. Per maggiori informazioni viene inoltre segnalato “l’ampio focus” pubblicato sul numero di aprile di Pagine Ebraiche.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(5 aprile 2016)