Bologna Children’s Book Fair – Un mondo di illustrazioni

BCBF - LookNon potrebbe essere più viva, affollata, colorata e ricca di spunti, la cinquantatreesima edizione della Bologna Children’s Book Fair, noostante sia aperta solo ai professionisti del settore fino a giovedì, prima che il Weekend dei giovani lettori spalanchi le porte della fiera di Bologna al pubblico. Nella giornata d’apertura molte sono state le occasioni ufficiali, che hanno dato forte il segnale di come la BCBF ogni anno di più si attesti come il più importante appuntamento dedicato a un settore editoriale che non conosce crisi.
La mostra degli illustratori, per esempio, da sempre uno dei fiori all’occhiello della manifestazione, e che quest’anno arriva alla cinquantesima edizione, ha battuto ogni record di partecipazione, con quasi sedicimila tavole arrivate da 61 paesi, a rendere ancora più difficile il lavoro della giuria – composta quest’anno da Sergio Ruzzier (New York), Taro Miura (Tokyo) e Nathan Fox, che è anche docente, a New York, insieme agli editori Francine Bouchet (della svizzera “La joie de lire”) e Klaus Human (di Aladin Verlag). BCBF mostra illustratori 50 anniPer il suo cinquantesimo compleanno la mostra degli illustratori si è regalata una mostra unica, articolata per decenni, che espone le tavole originali di quelli che sono considerati i cinquanta migliori illustratori al mondo, artisti che sono davvero la storia dell’illustrazione, da Sendak a Luzzati, da Quentin Blake a Munari. E “Look”, la mostra degli illustratori della Germania che è quest’anno il paese ospite, espone le tavole – anche queste originali – di trenta artisti che rappresentano le tendenze più recenti, e fra di essi si trovano anche alcuni autori di cui si è occupato Leggere per crescere, come Anke Kuhl, autrice di un graphic novel sulla vicenda del Golem. Leggere per crescere, il dossier che ogni anno Pagine Ebraiche dedica alla letteratura per bambini e ragazzi, è distribuito in fiera a cura dell’organizzazione della BCBF., racconta anche come fortissima sia la collaborazione fra BCBF e Frankfurter Buchmesse e Goethe Institut, a ripetere un modello già dimostratosi vincente la scorsa primavera quando era il Salone del Libro di Torino ad avere la Germania come paese ospite. Sono molti i grandi nomi presenti a Bologna, da Jutte Bauer a Henning Wagenbreth, da Philip Waechter a quell’Hulrich Hub che guida la delegazione degli autori in lingua tedesca e che in Leggere per crescere vede presentato il suo Le volpi non mentono mai, in uscita fra poche settimane. Ed è tedesca Rotraut Susanne Berner, vincitrice dell’Hans Christian Andersen Award 2016, protagonista anche di una grande mostra organizzata in città in collaborazione con la cooperativa culturale Hamelin e intitolata “Tolle Hefte, libri folli e bellissimi”. La presenza tedesca non si limita a portare in fiera libri belli e grandi illustratori, ma si interroga e interroga tutti i professionisti del settore su come affrontare anche con i giovani e giovanissimi lettori un tema che è imprescindibile: integrazione, alterità, multiculturalismo. Evidente già in autunno alla Buchmesse, il trend è confermato: sono molte le uscite che numerose case editrici dedicano a un argomento che sarebbe insensato non affrontare anche con i bambini, usando il mezzo più diretto e alla loro portata, e questo sarà dedicato l’incontro organizzato da DafDaf per il 8 aprile alle 17, al caffè degli autori, e intitolato “Integrazione? Tutti presenti!”. Sono molte le storie, le illustrazioni, le tavole che raccontano un mondo di bambini in fuga, di storie di quotidiana integrazione e di scoperta reciproca che lo spazio dedicato agli illustratori tedeschi, formato di quelli che paiono infiniti cannocchiali di cartone, aiuta a mettere a fuoco. “Look”, appunto.

Ada Treves twitter @atrevesmoked

(5 aprile 2016)