Il Talmud parla italiano
Una sfida dal valore universale

gattegna L’impegno per la traduzione del Talmud, autentico pilastro etico-valoriale dell’ebraismo, nasce dallo sforzo e da una sensibilità comune a diversi soggetti: le istituzioni ebraiche, certamente, a partire dall’Unione delle Comunità e dal Collegio Rabbinico, e al fianco le massime istituzioni nazionali coinvolte in questa sfida attraverso Presidenza del Consiglio, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Consiglio Nazionale della Ricerche. È questo il segno più evidente di un lavoro che è finalizzato alla diffusione di norme e principi che non sono appannaggio di una singola comunità, ma hanno invece un valore e una dimensione universale.
Il progetto parla all’intera collettività italiana, che si vuole raggiungere con un’operazione che è al tempo stesso imponente come mole e ambiziosa negli obiettivi. Il tutto nella convinzione che il Talmud, i contenuti che esso svela, la metodologia del suo studio e della sua comprensione, costituiscano una fonte di arricchimento e un patrimonio irrinunciabile per tutti.
Il Talmud è infatti emblema di cultura, e proprio attraverso la cultura si vuole costruire un nuovo ponte per l’incontro. Ed è inoltre simbolo, per il suo metodo di studio, improntato alla massima libertà di pensiero, di un tipo di approccio che è importante riconoscere e assicurare nella trasmissione della conoscenza. Il Talmud è quindi cultura, conoscenza, libertà. Tre valori fondamentali da custodire nella nostra Europa di oggi, minacciata da nuovi terribili nemici che fanno della negazione degli stessi la ragione della loro esistenza e delle loro orribili azioni.

Renzo Gattegna, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

(5 aprile 2016)