Oltremare – Bogie
Moshe “Bogie” Ya’alon non è un politico facondo e neanche particolarmente simpatico. Ha sì, una vena ironica in fondo agli occhi, ma sorge il dubbio che sia solo una latente miopia. Si potrebbe dubitare che sia in effetti un politico, essendo una di quelle personalità che hanno fatto la carriera militare tutta fino in fondo, e poi solo ad un certo punto, relativamente tardi negli anni, hanno virato sulla politica attiva, per arrivare al Ministero della Difesa per direttissima. Non è l’unico: in Israele il passaggio osmotico fra esercito e politica fa parte della quotidianità delle liste dei partiti ad ogni elezione. Si scaldano negli spogliatoi attualmente altri due ex militari con più guerre che anni sulle spalle: Gabi Ashkenazi e Benny Gantz. Non è certo per quali partiti raduneranno voti. Ma come Bogie, sono tutti e due ex Capi di Stato Maggiore, a corollario di carriere militari impeccabili.
Moshe Ya’alon, intanto, è sotto attacco da diversi fornti e probabilmente prova una qualche nostalgia per la divisa e per le armi non retoricamente intese, oggettivamente più convincenti delle parole anche se molto meno consigliabili al momento visto dove si trova. Come Ministro della Difesa, ha appena avuto l’onore di entrare nel novero dei pochi ma rispettabilissimi politici israeliani colpiti da fotomontaggi resi virali: nel suo caso, un bel mirino rosso sovrapposto alla sua faccia ovale con l’espressione un po’ così di quello che vorrebbe veramente essere altrove. Un’altra tacca sul fucile, per Bogie, che segue a ruota il famoso fotomontaggio di Rabin con la divisa da SS, ai tempi di Oslo e poco prima dell’assassinio. Anche l’attuale Presidente Rivlin ha avuto l’onore e l’onere di essere fotomontato come gerarca nazista di recente, ed è come Ya’alon un Likud storico e convinto. Si dimostra quindi che l’idiozia degli agitatori di acque già poco calme colpisce in modo trasversale. E che le divise da SS sono fuori moda. Quanto al mirino, che arriva da destra, ha avuto come unico risultato di costringere perfino il destrissimo Naftali Bennett a difendere Bogie: un autogol politico non male.
Daniela Fubini, Tel Aviv twitter @d_fubini
(11 aprile 2016)