Time out – Non bastano i gesti
Trent’anni fa lo storico abbraccio tra Giovanni Paolo II e Rav Elio Toaff. Cosa resta di quell’incontro? Di certo la portata benefica nei rapporti tra cattolicesimo ed ebraismo, che seppur con difficoltà, sono riusciti a migliorare le relazioni grazie alla forza di quel gesto. Eppure a trent’anni di distanza, quell’atto di coraggio non può ridursi solo a questo, perché in realtà la forza di quell’abbraccio è un segnale che oggi può continuare ad essere d’insegnamento. Lo sforzo di due leader religiosi di comprendere e rispettare le differenze e l’identità altrui, consapevoli che quel gesto sarebbe stato quello che avrebbe dato il via a un percorso necessario. Come a dire che non bastano i gesti, perché poi c’è bisogno di un impegno concreto e costante, ma che senza il coraggio di alcune azioni che danno il via a certi processi, rimane tutto più difficile. Quello che resta oggi è questo, la consapevolezza che di certi gesti ce ne sia ancora bisogno. Da oggi, per chi vorrà, al Museo Ebraico di Roma ci sarà una mostra che ne ricorderà la portata storica con documenti e testimonianze.
Daniel Funaro
(14 aprile 2016)