Qui Torino – Gli archivi del Piemonte ebraico,
carte e immagini a portata di click

Schermata 2016-04-15 alle 13.00.56Nella sala ipogea dell’Archivio di Stato di Torino è stato presentato il nuovo sito web, frutto del progetto “Percorsi negli archivi ebraici del Piemonte”, promosso dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta. Molti gli interventi per presentare la genesi e lo sviluppo del progetto, culminato nell’apertura al pubblico di un sito ricco di materiali, immagini, carte provenienti dagli archivi delle numerose Comunità ebraiche piemontesi.
Oggi sono solo tre le Comunità che si possono considerare “attive”: Torino, Casale Monferrato e Vercelli. Tre sono anche le figure centrali che hanno permesso la realizzazione del progetto: Micaela Procaccia, della Direzione generale Archivi del Ministero dei Beni Culturali, alla quale si può far risalire l’avvio dell’iniziativa, il soprintendente Paolo Franzese, che l’ha portata a compimento, e la direttrice dell’Archivio di Stato di Torino Monica Grossi.
Per Franzese, il sito è uno strumento che offre percorsi e chiavi di lettura della vita quotidiana delle diverse comunità ebraiche del passato e del presente, ricche di un patrimonio artistico e culturale. Micaela Procaccia ha spiegato come il lavoro sia stato possibile anche e soprattutto grazie alla legge 175/2005, con cui lo Stato interviene per la tutela culturale dei beni ebraici, tra cui gli archivi. 20160413_165233Intervento che ha investito anche il Piemonte, dove il riordino degli archivi è stato il primo step. Questo lavoro è poi confluito nel sistema informativo SIUSA (Sistema Informativo Unificato per la Soprintendenza Archivistica). “Con questo sito – ha sottolineato Procaccia – abbiamo fatto un ulteriore passo avanti, in quanto è uno strumento fruibile anche dai non addetti ai lavori, è un qualcosa per il grande pubblico”. Per la direttrice Grossi, il progetto è un propulsore di una struttura reticolare oltre al web: il sito ha permesso la creazione di una rete tra gli archivi e apre le possibilità ad altre intersezioni che creano appunto nuovi percorsi tra culture e saperi diversi, tra pubblico di esperti e pubblico generalista. A prendere la parola poi, Dario Disegni, presidente della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia e della Comunità Ebraica di Torino, entrambe coinvolte nel progetto. Disegni vede in questo sito una nuova strada per la valorizzazione dei beni culturali: “Una strada che, benché divulgativa nel senso più lato del termine, non porta, tuttavia, alla banalizzazione o all’impoverimento dei contenuti, ma che, anzi, offre all’utente, sia esso specialista o semplice curioso, i documenti originali a un livello di fruizione immediata”. Per Disegni, l’iniziativa è estremamente meritevole e importante, sia dal punto di vista delle Comunità ebraiche e degli ebrei piemontesi, in genere molto legati alle peculiarità locali della loro cultura, sia dal punto di vista degli “addetti” alla cultura ebraica, cioè di coloro che si dedicano alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio culturale ebraico del Piemonte. Secondo il presidente dell’Archivio Terracini di Torino, Benedetto De Benedetti, il progetto è un’iniziativa nobile, proprio perché vede tra gli obiettivi cardine quello divulgativo.
A prendere la parola è stata poi Claudia De Benedetti, Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, in veste di archivista e profonda conoscitrice delle carte dell’archivio della Comunità di Casale Monferrato. La Legge 175, ha spiegato, è stata fondamentale per la valorizzazione del nostro patrimonio e il sito che oggi viene presentato è un ulteriore tentativo di rendere il sapere racchiuso nei nostri archivi davvero accessibile ai più. È poi Daniela Caffaratto, funzionario della Soprintendenza, a mostrare al pubblico il sito ed in particolare i percorsi virtuali che si possono compiere al suo interno. Il sito infatti è strutturato a raggiera per consentire all’utente una fruizione libera. Alla base del progetto, la spiegazione di Caffaratto, vi era l’intento di valorizzare il patrimonio archivistico, avvicinando un pubblico più ampio ed eterogeneo; la rete si è da subito confermata il mezzo migliore per raggiungere lo scopo. Ultimo intervento, quello di Riccardo Lorenzino, della Hapax editore, secondo cui il concetto di patrimonio culturale è il fulcro dell’iniziativa. Lui stesso, ha spiegato, è in prima linea nel cercare di diffonderne la ricchezza, attraverso la sua casa editrice, in un continuo dialogo e scambio in particolare tra il mondo culturale ebraico e valdese.
Equilibrio tra scientificità e divulgazione come principio base e curiosità come motore dell’intero progetto, sembrano i Leitmotiv dell’intero progetto, sia per coloro che l’hanno realizzato, sia per i futuri utenti.

Alice Fubini