Roma, la contesa sul nome per l’Ambasciata d’Israele

Il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, avrebbe chiesto al suo collega israeliano Benjamin Netanyahu di riconsiderare la decisione di nominare l’ex deputata italiana Fiamma Nirenstein come nuovo ambasciatore d’Israele a Roma. Ad affermarlo il quotidiano israeliano Haaretz in un articolo a firma di Barak Ravid che cita fonti diplomatiche. La posizione del capo del governo italiano, espressa in una lettera recapitata a Gerusalemme sei settimane fa, rileverebbe un conflitto d’interessi da parte della candidata scelta da Netanyahu: dopo aver rappresentato gli elettori italiani tra il 2008 e il 2013 come deputata di Forza Italia, la Nirenstein è chiamata a rappresentare ora un paese straniero a Roma. Ravid parla di una opposizione da parte del ministero degli Esteri e di quello della Difesa e ricorda che anche all’interno della Comunità ebraica di Roma – per la quale Nirenstein si era candidata alla presidenza – erano state espresse voci circa l’inopportunità della nomina.
Fonti di Palazzo Chigi, riportate dai media italiani in queste ore, smentiscono però seccamente la ricostruzione di Haaretz. Il premier israeliano Netanyahu per parte sua non sembra aver cambiato idea sul nome della Nirenstein. “Un alto funzionario del ministero degli esteri israeliano – scrivono le agenzie stampa – ha fatto sapere che l’indicazione del premier è stata ‘approvata la scorsa settimana dalla Civil Service Commission e che dovrebbe essere portata nelle prossime settimane in gabinetto per il varo’ definitivo”.

(17 aprile 2016)