L’Egitto e i diritti umani Ue,
“Qui non valgono”

rassegna“Le norme europee non possono applicarsi a Paesi in difficoltà come l’Egitto. L’area in cui viviamo è molto turbolenta”. È la risposta data dal presidente egiziano Al Sisi al presidente francese Hollande nel corso del vertice tenutosi ieri tra i due capi di Stato al Cairo. Hollande, scrive Repubblica parlando dell’incontro voluto per suggellare nuovi accordi commerciali tra i due Paesi per oltre 1 miliardo di euro, ha messo sul tavolo il caso dell’italiano Giulio Regeni e del francese Eric Lang, entrambi trovati morti in circostanze da chiarire. Su Regeni è in corso uno scontro tra il Cairo e Roma: il giovane studente è stato torturato e ucciso nel gennaio scorso al Cairo e da allora non sono ancora stati individuati i responsabili. Al Sisi ha promesso trasparenza e al contempo ha risposto alle critiche sui ritardi e depistaggi parlando di presunte “forze malvagie” che vogliono destabilizzare l’Egitto: quanto si chiede, sottolinea il Corriere della Sera, è la verità su Regeni e la tutela dei diritti umani. Per il Corriere le parole di Hollande non sono sufficienti e ricorda come “negli ultimi giorni il capo dell’Eliseo abbia ricevuto numerose critiche da una serie di Ong — e da un editoriale del New York Times — per il ‘silenzio vergognoso’ della Francia sulle violazioni dei diritti umani in Egitto”.

Italia-Israele, la nomina dell’ambasciatore a Roma. Sui quotidiani italiani spazio alle indiscrezioni pubblicate dal giornale israeliano Haaretz – e alle smentite di Palazzo Chigi – in merito alla nomina di Fiamma Nirenstein ad ambasciatore di Israele a Roma. Secondo il quotidiano israeliano, il Premier italiano Matteo Renzi avrebbe inviato un messaggio all’omologo israeliano Benjamin Netanyahu spiegando che “potrebbe essere prudente considerare di nominare qualcun altro come ambasciatore di Israele” a Roma. Il motivo, riporta Repubblica citando Haaretz, il possibile conflitto di interessi: “Nirenstein era deputata di Forza Italia a Roma e ora servirebbe un altro paese”. L’ufficio di Renzi ha smentito la ricostruzione così come ha fatto, scrive il Jerusalem Post, un alto funzionario di Gerusalemme. Per Libero però, che riporta le perplessità espresse in passato da esponenti della Comunità ebraica di Roma – dove Nirenstein si era candidata alla presidenza – “Haaretz non è un quotidiano di gossip, ma un giornale politico dotato di buone fonti che adotta tutte le cautele prima di scrivere una cosa del genere”. “In ogni caso – prosegue Libero, che titola “Fiamma ambasciatrice, Israele snobba il no italiano” – Netanyahu ha declinato la proposta. L’iter per la nomina della Nirenstein resta così confermato”.

Emergenza profughi, Sanders contro muri e xenofobia. Dopo la sua visita lampo in Vaticano, nel corso della quale ha avuto un breve incontro privato con Bergoglio, il candidato democratico Bernie Sanders torna a parlare di Europa, di accoglienza, elogiando la politica estera italiana. Lo fa attraverso un’intervista rilasciata a Paolo Mastrolilli su La Stampa. Sanders – in corsa assieme a Hillary Clinton per le primarie democratiche – afferma di sostenere l’impegno del presidente Obama per accogliere i rifugiati siriani e invita a fare “del nostro meglio per superare gli ostacoli politici, incluse le forze della paura e della xenofobia”. Tra i punti toccati, la crisi in Libia: “Sostengo gli sforzi della comunità internazionale, ed incoraggio il popolo libico ad accettare l’esecutivo sostenuto dall’Onu, che ora è a Tripoli” afferma Sanders, aggiungendo di elogiare “i recenti sforzi compiuti dai ministri degli Esteri europei, a cominciare dall’italiano Gentiloni, che sono andati a Tripoli per mostrare il loro sostegno al Governo di accordo nazionale”.

Emergenza profughi, l’invasione che non c’è. “Se i flussi fossero stati gestiti diversamente, si sarebbe evitata una paura crescente. Di certo in Italia non è in corso un’invasione. E se si riescono a trovare gli strumenti europei per rispondere all’attuale flusso di profughi non ci sono motivi di apprensione”, ad affermarlo Filippo Grandi, l’alto commissario dell’agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati, dopo essere intervenuto ieri all’assemblea generale della Commissione Trilaterale riunita a Roma. (Corriere della Sera)

Scuola: il caso di Legnano. Sospeso il viaggio in Austria e a Mauthausen di una classe di terza media di Legnano (a nord di Milano) a causa dell’esclusione di una studentessa autistica, rifiutata dai compagni che non volevano condividere la stanza con lei. Sul caso stanno investigano gli ispettori del ministero dell’Istruzione, riporta il Corriere della Sera, che sottolinea come a rendersi conto della discriminazione nei confronti della ragazza siano stati i genitori, che hanno saputo di una chat su WhatsApp in cui i compagni si scambiavano messaggi e in cui dichiaravano di non volere la compagna. Tra chi si è mobilitato in favore della famiglia e della giovane, anche la Fondazione Museo della Shoah di Roma, che, riporta il Corriere, “vuole incontrare tutti gli studenti della scuola per parlare di discriminazione e bullismo”.

Roma e lo striscione “Verità per Giulio”. Il prossimo 25 aprile, su proposta di Amnesty International e Antigone, le squadre di serie A andranno in campo con lo striscione “Verità per Giulio”, il giovane italiano ucciso al Cairo. La cosa sembra che abbia creato più di qualche imbarazzo al giocatore egiziano della Roma Salah (Repubblica).

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked