25 aprile, festa di (quasi) tutti

rassegnaSi festeggia in tutta Italia la Liberazione dal nazifascismo. A Milano i candidati sindaco parteciperanno al tradizionale corteo e sia Parisi (centrodestra) sia Sala (centrosinistra) hanno annunciato che sfileranno dietro ai vessilli della Brigata Ebraica, che come lo scorso anno sarà accompagnata da un cordone di sicurezza del Pd (Corriere Milano, Giornale Milano). Motivo, le vergognose contestazioni di cui da tempo è vittima la Brigata. Il corteo – anche quest’anno si preannunciano tensioni – partirà alle 14 da corso Venezia per arrivare a piazza Duomo dove dal palco parleranno, tra gli altri, il sindaco Giuliano Pisapia e Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell’Anpi. Nella Capitale invece, sottolinea il Corriere nelle sue pagine romane, la Brigata Ebraica così come l’Aned, a causa delle contestazioni e tensioni, non parteciperanno al tradizionale corteo dal Colosseo a Porta San Paolo ma vi sarà un presidio alternativo in via Tasso, davanti al Museo della Resistenza. “Quelli che non vogliono la brigata ebraica alle manifestazioni del 25 aprile sono anche loro fascisti”, scrive il Messaggero. Intanto il Capo dello Stato Sergio Mattarella festeggerà il 25 aprile in Valsesia, una delle prime zone liberate dal nazifascismo nel 1944 (La Stampa). Il Movimento 5 Stelle ha scelto, invece, un’altra strada: una biclettata svoltasi ieri da piazza del Popolo alle Fosse Ardeatine (Corriere Roma).

25 aprile in nome di Franco Cesana. Sul Corriere della Sera Aldo Cazzullo ricorda la promessa alla madre del più giovane partigiano d’Italia, Franco Cesana: “Franco aveva giurato alla mamma di non dire a nessuno, ma proprio a nessuno, di essere ebreo”. “Se oggi qualcuno dovesse in qualsiasi modo mancare di rispetto alla Brigata Ebraica – scrive Cazzullo – contraddirebbe lo spirito e la sostanza della Resistenza. Gli ebrei diedero un grande contributo alla sconfitta degli invasori nazisti e alla conquista della libertà e della democrazia: sia combattendo accanto agli Alleati che risalivano la penisola, sia unendosi ai partigiani. Circa duemila ebrei militarono in brigate di diversa fede politica. Uomini come Primo Levi ed Elio Toaff”. Ragazzi, come il tredicenne Franco, caduto in combattimento facendo scudo al suo comandante con il proprio corpo.

Milano, nostalgici neonazisti. “Soliti saluti romani, esibizione dei gonfaloni della Repubblica sociale italiana, anche la presenza del labaro della 29 Waffen-Grenadier-Division der SS e di simboli nazisti esposti su cappelli da alcuni giovani presenti”. Cos’altro deve essere esposto prima che la manifestazione dei reduci della Repubblica sociale al campo X del cimitero maggiore di Milano sia definitivamente bloccata? A chiederselo, dalle pagine del Corriere Milano, Antonella Barranca dell’Anpi di Zona 8 (Milano), in risposta all’annuale raduno nostalgico del gruppetto di neonazisti e fascisti al Campo X (Giorno Milano).

Predappio, ancora nostalgici. Il Resto del Carlino racconta la manifestazione a Predappio per ricordare la morte di Benito Mussolini. Qui, tra i nostalgici dalle braccia tese, la proposta del Pd, portata avanti da Emanuele Fiano, di “punire con la reclusione da sei mesi a due anni chi propaganda e vende oggetti, immagini o simboli del fascismo e nazifascismo” evidentemente non piace. Nelle affermazioni raccolte dal quotidiano – “Sono fascista e ho diritto ad avere i miei simboli come tutti gli altri” – la risposta al perché sia stata proposta la legge.

Austria, il trionfo dell’estrema destra. Norbert Hofer, del Partito della libertà – il partito anti-immigrati – supera il 36% dei voti e conquista il ballottaggio. Lo sfiderà l’ex leader dei Verdi Alexander Van der Bellen. Hofer, che ha l’abitudine di girare armato, è un “convinto antieuropeista, ha definito ‘fatale’ l’accordo sui migranti dell’Unione Europea con la Turchia e ha affermato più volte di voler impedire che l’Austria diventi una ‘terra di immigrazione’”(Corriere). La retorica xenofoba di Hofer ha preso piede nel paese, come dimostra del resto la recente decisione di Vienna di costruire la barriera antimigranti sul Brennero. Per il Premier Matteo Renzi, intervistato da Repubblica, il voto in Austria è “un campanello d’allarme. Rispetto le scelte del popolo austriaco, ma sono convinto che loro rispetteranno le decisioni prese dall’Ue”. Veramente, fa notare l’intervistatore, stanno per chiudere il Brennero. “Sarebbe un problema per l’Europa. – la risposta del Premier italiano in un’intervista incentrata sulla questione della giustizia in Italia- Un passo indietro per i valori del trattato di Schengen. Un danno enorme per gli ideali europei e per l’economia dei nostri due Paesi”. Intanto il presidente Usa Obama si complimenta con la cancelliera Merkel per la gestione tedesca dell’emergenza migranti (Repubblica).

I diversi “per Mille”. Il Sole 24 Ore mette un po’ di chiarezza sulle scelte a disposizione dei contribuenti rispetto a chi è possibile devolvere l’Otto per Mille, il Cinque per Mille e così via. Per il primo, ricorda il quotidiano, tra i beneficiari, oltre allo Stato, le confessioni religiose che hanno firmato un’intesa: tra queste l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked

(25 aprile 2016)