Milano – Passa la Brigata, violenti isolati

milCome da tradizione, il corteo del 25 aprile a Milano parte dal corso Venezia per poi arrivare in piazza del Duomo. E tra i primi vessilli e bandiere che si scorgono nel fiume di persone in strada per festeggiare il 71esimo dalla Liberazione ci sono anche quelli, oramai d’obbligo, della Brigata Ebraica. L’ebraismo milanese – rappresentato tra gli altri, dal vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Roberto Jarach e dal copresidente della Comunità Raffaele Besso e da diversi consiglieri della Keillah – si è raccolto dietro allo striscione con la stella di Davide, simbolo del coraggio di migliaia di uomini che dalla Palestina mandataria partirono alla volta dell’Europa per liberarla dai nazifascisti. Quest’anno, a fare capolino tra le associazioni ebraiche e non – tra cui l’Unione giovani ebrei d’Italia, Hashomer Hatzair, Sinistra per Israele e Amici di Israele – anche i due principali candidati sindaco per Milano, per il centrodestra Stefano Parisi (Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia) e per il centrosinistra Beppe Sala (Pd). Dimostrazione della vicinanza del mondo politico – a cui si uniscono i volontari del gruppo Bella Ciao (Pd) che, come lo scorso anno, hanno organizzato un servizio d’ordine per garantire la sicurezza di chi sfila con la Brigata Ebraica, aiutati dai City Angels – ai valori che rappresenta il vessillo della Brigata. A rappresentare le istituzioni, tra gli altri, i deputati Emanuele Fiano e Lia Quartapelle.
La tensione è salita in piazza San Babila, dove ad attendere il corteo si sono posizionati, come già in passato, un gruppo di violenti che ha urlato i soliti vergognosi slogan contro Israele. ‎La situazione è comunque rimasta sotto controllo e la sfilata è andata avanti senza incidenti, raggiungendo piazza Duomo, ultima tappa delle celebrazioni.

(25 aprile 2016)