Torino – “Resistenza, il nostro fondamento”

fiacFiaccolata per le vie del centro di Torino per la celebrazione del settantunesimo anniversario della Liberazione. Il corteo, a cui hanno preso parte numerose associazioni, prima tra tutte l’Anpi, i rappresentanti della città, il sindaco Piero Fassino, e della Regione, il presidente Sergio Chiamparino, i sindacati e il gonfalone della Comunità ebraica. La fiumana di persone si è mossa da Piazza Arbarello per poi confluire in Piazza Castello, che ha fatto da cornice al coro dei giovani cantori di Torino, che hanno intonato “Bella ciao”, canzone simbolo della Resistenza.
Si sono poi susseguiti alcuni interventi, tra cui quello di Bruno Segre, membro della Resistenza armata nella divisione Giustizia e Libertà, oggi presidente dell’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Antifascisti. Segre ha ricordato le parole del capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha definito la Resistenza il fondamento etico della nostra nazione e della memoria condivisa. “La lotta di allora si collega alle sfide attuali contro il terrorismo e l’emergenza profughi in un’Europa che costruisce muri” ha detto Segre. “Noi fino all’ultimo allargheremo la libertà oltre i muri, consapevoli che la Resistenza risiede nella Costituzione”.
A parlare è anche Antonio Caputo, presidente della Federazione Italiana Associazione Partigiani di Torino, che ha ricordato le parole usate da Norberto Bobbio per definire la Resistenza: “Un gigantesco fenomeno di disobbedienza civile in nome di ideali  superiori come libertà, eguaglianza, giustizia, fratellanza dei popoli”.
Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio regionale, definisce il 25 aprile “il giorno di chi crede nel rispetto reciproco e nella Costituzione”.
Ultimo intervento del ex partigiano Plinio Pinnapintor, che sottolinea il suo ruolo in quanto testimone diretto della lotta al nazifascismo. “La nostra momentanea testimonianza diretta non si limita a ricordare le azioni – il suo messaggio – ma a diffondere i valori alla base della Resistenza”.

Alice Fubini

(26 aprile 206)