Ticketless
Letteratura e Bibbia

Cavaglion La Bibbia e la Musica sono i due grandi assenti nella scuola italiana. Una volta, per mettersi la coscienza a posto, si dava la colpa a Croce e si dormivano sonni beati. Per fortuna il mondo è cambiato. Per la Musica, ho scritto la settimana scorsa. Per la Bibbia oggi vorrei segnalare il lavoro di Sonia Gentili (Novecento scritturale. La letteratura italiana e la Bibbia, Carocci), del quale mi auguro di riuscire a parlare in futuro con maggiore ampiezza. Qui mi preme segnalarlo subito per le cose acute presenti nel capitolo sul Lager, al pari di quelle su Primo Levi, su Giorgio Bassani o sulla Bibbia “materna” di Elsa Morante. Sono lati della scrittura che un tempo erano considerati tabù: nessuno osava parlarne. Un po’ come la presenza di Nietzsche nel socialismo e pure nel sionismo. Meglio passare oltre. Belle anche le pagine di Gentili su Leopardi e Pascoli. L’autrice è italianista, ma frequenta gli archivi e così in appendice ricostruisce con nuovi documenti il caso della censura democristiana contro Brancati. Qualcuno si chiederà cosa c’entra con la Bibbia la commedia “La governante” che nel 1951 Andreotti con ogni forza combatteva. Invece, invece… La parola ai lettori…

Alberto Cavaglion

(27 aprile 2016)