Migranti, la sfida di Vienna

rassegnaConsistente rinforzo degli organici, presenza di posti fissi di sorveglianza, rallentamento imposto a macchine e Tir. Una barriera alta quattro metri al Brennero. Sull’immigrazione l’Austria “sfida” l’Italia, aprendo una fase di tensione tra i due paesi. Scrive il Corriere (Andrea Galli): “Se sia propaganda politica muscolare oppure pressing sull’Italia per contenere gli sbarchi e limitare il numero dei richiedenti asilo che poi cercano di passare in Austria, poco cambia. Vienna non arretra rispetto ai primi annunci d’inizio mese. Anzi, a differenza di allora, quando il progetto era fumoso, ora ci sono mappe mostrate ai giornalisti con evidenziati i punti-chiave”. Per il premier Matteo Renzi l’idea di chiudere il Brennero è “sfacciatamente contro le regole europee, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro”.

Da registrare anche la decisione del governo danese di schierare la Guardia nazionale (agli ordini del ministero della Difesa) al confine terrestre con la Germania a fianco e in parte al posto della polizia per controllare e frenare l’arrivo di migranti. “La guardia nazionale fornirà 125-150 effettivi, tutti volontari, per affiancare gli agenti già in servizio alla frontiera. I soldati – si legge su Repubblica (Andrea Tarquini) – verranno schierati al confine tedesco dopo un addestramento da svolgersi nell’accademia di polizia”.

Dopo l’edizione critica e annotata del Mein Kampf uscita in gennaio, subito affermatasi come un bestseller, arriva nelle librerie tedesche un’altra opera riguardante Adolf Hitler. Si tratta di quattro volumi raccolti in cofanetto sotto il titolo Hitler. Das Itinerar, che registrano giorno per giorno tutti gli episodi documentabili nella vita del dittatore, dalla nascita al suicidio. “Benché il prezzo non sia affatto modico (399 euro, che arrivano a 499 con il dvd allegato), già due edizioni sono andate esaurite in fase di prenotazione” (Antonio Carioti, Corriere).

La corsa per le presidenziali americane ancora al centro dell’attenzione mediatica. “Arrivederci New York, è tempo di Washington. II giorno dopo essersi di fatto aggiudicato la nomination repubblicana alla Casa Bianca, stravincendo martedì in cinque Stati su cinque, Donald Trump è un altro uomo. O almeno, ci prova” scrive Francesca Caferri su Repubblica.
Si apre in queste ore anche la partita dei “vice”, come racconta Vittorio Zucconi sullo stesso quotidiano. Un ispanico o una donna per Hillary Clinton, mentre “The Donald” starebbe pensando a Sarah Palin.

Mille giorni di silenzio sulla sorte di padre Paolo Dall’Oglio. Mille giorni di incertezza e di angoscia con un terribile stillicidio di notizie contrastanti. Mille giorni “molto duri per tutti noi” afferma la sorella Francesca (Luca Geronico, Avvenire).

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(28 aprile 2016)