Qui Roma – Sulle tracce di Arthur Bryks
Dal Monte Verità a Israele

mostUno straordinario fermento culturale attraversò la cittadina di Ascona, Svizzera italiana, sul finire degli anni Dieci del secolo scorso. Protagonisti grandi nomi dell’epoca, come l’eclettico artista polacco Arthur Bryks, che fu tra gli animatori del cenacolo di Monte Verità e cui è dedicata una mostra (“Arthur Bryks e l’avanguardia europea”) inaugurata in queste ore alla Galleria Aleandri Arte Moderna con il patrocinio della Comunità ebraica romana.
Centoquaranta le opere esposte, molte delle quali a tema ebraico e rabbinico, una costante della sua vasta produzione, che seguono l’artista nei suoi numerosi spostamenti. Dalla Zurigo dadaista al Ticino, dalla Berlino della Die Brücke alla Parigi di Soutine passando per Amsterdam e New York fino al definitivo approdo in Israele dopo la tragedia della Shoah (nella quale l’artista perse i suoi familiari e in seguito alla quale fu fortemente impegnato nell’opera di reinserimento sociale dei sopravvissuti).
Schermata 2016-05-08 alle 11.25.36“Un’iniziativa culturale di estremo interesse” spiega il rabbino capo rav Riccardo Di Segni ricordando la personalità “poliedrica e creativa di artista che agisce in un clima di grande vivacità, vicino geograficamente e socialmente a Elias Canetti e Albert Einstein”. Un autore conosciuto, ma in parte ancora da riscoprire. Per questo il rabbino capo ha riconosciuto come meritoria l’iniziativa del gallerista, Simone Aleandri, entrato in contatto con la Comunità grazie al tramite di Georges de Canino. Iniziativa per cui la Comunità “non può che rallegrarsi” dice l’assessore alla Cultura Giorgia Calò. La ricerca della Galleria Alenadri spalanca infatti “una finestra su un movimento artistico apparentemente lontano, con l’intento di offrire una nuova e inedita prospettiva attraverso la quale guardare l’arte del Novecento”.
Oltre al corposo nucleo di disegni, dipinti ed incisioni di Bryks, in mostra anche opere dei suoi amici e sodali, fra i quali Arthur Segal, Ludwig Meidner, Conrad Felixmüller, Erich Heckel, Christian Rohlfs, Hans Looser, Moissey Kogan, Cesar Domela, Ernst Frick, Werner von Alvensleben, Werner Müller, Gottfried Matter.
Ad accompagnare la mostra ampio catalogo con saggi critici del curatore Federico De Melis, di Mara Folini (Direttrice del Museo di Arte Moderna di Ascona), Francesco Parisi, Cesare Terracina, un esaustivo testo biografico di Livio Negri (curatore della fondazione Bryks Art Collection) e Ly Bryks, figlia dell’artista.

(Nell’immagine in basso l’opera “Il suonatore di shofar”)

(8 maggio 2016)