Italia, il sì alle unioni civili

rassegna“Le unioni civili sono legge. Ieri sera è arrivato il sì definitivo della Camera con 372 voti a favore e 51 contrari. “Questa è una battaglia giusta, anche a rischio di perdere consensi”, ha affermato il Primo ministro Matteo Renzi. “Grazie alle norme transitorie – spiega il Corriere della Sera – le coppie gay potranno unirsi civilmente e vedere riconosciuti i loro diritti in poco più di un mese”. Sempre il Corriere analizza le novità portate dalla legge con diversi approfondimenti dal titolo Quale svolta per le coppie?: “La (non) scelta sui bimbi di fatto lascia al giudice ogni responsabilità”; “Niente obbligo di fedeltà”, “L’obiettivo è evitare le ‘guerre’ in tribunale”; “Nuove tutele solo per chi è escluso dal matrimoni”, “Così il cognome diventa un’affermazione di libertà” i titoli delle sei analisi.

Torino, appuntamento al Salone del Libro. Si apre oggi la rassegna torinese dedicata ai libri che vedrà tra i suoi protagonisti, come oramai da tradizione, anche il giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche, che sarà distribuito alle migliaia di visitatori del Salone. Come sottolinea Avvenire, oggi alle 13.00 l’incontro “Lingue e linguaggi. Dal Talmud al grande romanzo ebraico e yiddish”, “che si tiene a Babel – Spazio Internazionale, con Andrea Bozzi, Veronika Brecelj, Anna Linda Callow, Ada Treves, Ada Vigliani”. Tra gli appuntamenti, La Stampa ricorda inoltre la presentazione della traduzione del Talmud in italiano (pubblicato da Giuntina) domenica alle 15, in Sala Blu: ne parleranno rav Gianfranco Di Segni, Armando Massarenti, Alberto Melloni e Clelia Piperno.

Israele, la festa di Yom HaAtzmaut e il ricordo per Yom HaZikaron. Si è aperta ieri la grande festa che celebra la nascita dello Stato di Israele, che quest’anno compie 68 anni. Per l’occasione, racconta Paolo Conti sul Corriere, la tv israeliana ha deciso di festeggiare il 68esimo anniversario dell’indipendenza trasmettendo il docufilm Above and Beyond, diretto da Roberta Grossman e prodotto da Nancy Spielberg”: “l’avventurosa nascita dell’aviazione israeliana, che nel 1948 letteralmente non esisteva”. Il Foglio invece sottolinea come Israele nonostante le mille difficoltà risulti uno dei paesi “più felici del mondo”. Perché? “Secondo Avinoam Bar-Yosef del Jewish People Policy Institute – riporta il Foglio -la felicità insospettabile di Israele risiede in dati non considerati dai sondaggi. Per esempio l’idea, rivelata in alcune indagini proprio dell’organizzazione di Bar-Yosef, che la nazionalità israeliana è un tratto importante per l’identità di oltre l’80 per cento dei cittadini, così come lo sono la cultura e la tradizione ebraiche”. E gli israeliani, prima di festeggiare la nascita dello Stato, hanno onorato, come ricorda Avvenire, la memoria dei caduti per la libertà del Paese e le vittime del terrorismo con le celebrazioni per Yom HaZikaron.

Milano, il caso del leghista di Lealtà Azione. “Spero non venga eletto, con questa gente non si deve avere rapporti. La Lega è stata prepotente”, così Stefano Parisi, candidato del centrodestra, su Stefano Pavesi, “soldato semplice – come lo descrive Repubblica – pescato nel plotoncino neonazista di “Lealtà Azione” e arruolato dalla Lega Nord a sostegno di Parisi nella sfida alle comunali di Milano”. Parisi, anche a Pagine Ebraiche, ha ribadito con forza il suo impegno contro l’antisemitismo e contro ogni forma di razzismo.

La Memoria e le volgarità di un presunto comico. Vuole fare dell’ironia il comico Beppe Grillo, leader del Movimento Cinque Stelle, sull’affermazione del ministro Boschi secondo cui “Chi non vota No al referendum costituzionale è come CasaPound”. Ma il suo editoriale in prima pagina sul Fatto Quotidiano risulta volgare e offensivo. “Ero lì in bagno, sul water, che mi spremevo le meningi sulla logica della Boschi”, scrive Grillo, quando “Un interrogativo mi si è affacciato all’improvviso nella testa: “Ma Hitler la faceva seduto come me?”. E da qui l’inutile citazione della Shoah, con quella tendenza del presunto comico – più volte espressa in passato – a banalizzare la tragedia per meschini fini politici: “Avvertivo su di me – continua Grillo – lo sguardo accusatorio di milioni di vittime dell’Olocausto e davanti a queste, in piedi, la Boschi: quasi tangibile, materiale, lì nel mio bagno, più o meno all’altezza del bidet”. Il pezzo prosegue con un passaggio sul fatto che dal Movimento Cinque Stelle sia stato espulso un candidato negazionista e con un’altra triste battuta del comico legata alla Shoah.

Il fondatore di Human Rights Watch. Sul Foglio Giulio Meotti racconta del libro di memorie scritto da Robert Bernstein, fondatore di Human Rights Watch. “Nel libro Bernstein – scrive Meotti – accusa apertamente l’organizzazione che ha fondato, Human Rights Watch, e altre ong dei diritti umani, di essere un cavallo di troia dell’islamismo e dei regimi autoritari. Scrive Bernstein che “c’è pressione in queste organizzazioni a ricevere l’attenzione dei media” e questo porta a individuare il capro espiatorio più prelibato. “Ogni guerra in cui Israele è coinvolto riceve più attenzione dalle organizzazioni dei diritti umani rispetto agli orribili conflitti nella Repubblica democratica del Congo e in Sudan”, scrive Bernstein.

Marchini e il Mussolini urbanista. Sul Corriere della Sera Roma riporta le parole del candidato di centrodestra a Roma Alfio Marchini durante la presentazione dei candidati della lista Storace: “Era il 1968, mio nonno viene invitato alla facoltà di Architettura a Valle Giulia. Ha chiesto, alla fine della lezione, chi è il più grande urbanista in questa città? Ha risposto Benito Mussolini”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked

(12 maggio 2016)