Duro colpo per Hezbollah
Ucciso uno dei leader
Mustafa Badrebbine, capo delle operazioni speciali degli Hezbollah è stato ucciso alla periferia di Damasco durante un raid che secondo gli stessi hezbollah e secondo quanto riportano le televisioni siriane, sarebbe stato compiuto dall’esercito israeliano. “La sua fine, se confermata, rappresenta un colpo micidiale in quanto era un uomo non solo esperto ma anche snodo di molte trame e custode di segreti” scrive Guido Olimpio sul Corriere.
CasaPound prepara una nuova marcia su Roma. E gli antifascisti, scrive Repubblica, “sono pronti a mobilitarsi in un’altra giornata che si annuncia calda per la capitale”. L’iniziativa è stata fissata per sabato 21 maggio e dovrebbe svolgersi in due tappe: un corteo da piazza Vittorio e in serata un concerto con gruppi “non conformi”. Al ministro dell’Interno Angelino Alfano si sono appellati tra gli altri l’ex capogruppo capitolino di Sel, Gianluca Peciola, “per impedire che si svolga questa manifestazione indetta da organizzazioni che sono incompatibili con la nostra Costituzione e che dovrebbero essere sciolte”, e il deputato Pd, Marco Miccoli, che ha presentato un’interrogazione parlamentare.
Presentata a Roma la Confederazione islamica italiana, fondata nel 2012 ma già con al suo interno più di trecento moschee aderenti. “Un numero che mai alcuna organizzazione italiana è riuscita ad aggregare e tenere insieme” scrive La Stampa.
“Ci poniamo come interlocutore con le istituzioni per trovare un’intesa con lo Stato italiano. Ma bisogna superare i limiti che hanno contrassegnato la storia delle organizzazioni islamiche” dice il portavoce della Confederazione.
Tra gli ospiti intervenuti ieri il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni: “La costituzione di questa confederazione riunita intorno a dei valori condivisi e condivisibili, che sono gli stessi valori sui quali si schiera l’ebraismo italiano – le sue parole – ci fa sperare nel fatto di poter continuare e promuovere un grande incontro tra le nostre comunità”.
“Bombardiamo di libri il Medio Oriente” dice il premio nobel Shirin Ebadi, protagonista domani al Salone del Libro di Torino, in una intervista al Corriere Sette. Questa la sua ricetta anti-terrorismo. “Quando si guarda al Medio Oriente e ai luoghi in cui questi gruppi si sono sviluppati – dice Ebadi – si vede soprattutto un livello altissimo di analfabetismo. È per questo che penso che, invece di lanciare bombe, bisognerebbe lanciare loro libri”.
“O l’Europa diventerà un continente con un governo forte, un ministro dell’Economia unico, con uniche forze di polizia contro il terrorismo e unico esercito per gestire le crisi d’area o soccomberà. E allora non ci si meravigli se l’impossibile, anche quello evocato da Cameron, diventerà realtà” scrive l’ex segretario del PD Walter Veltroni in un editoriale pubblicato da Repubblica. “Voglio dirlo chiaramente: l’Europa, se vuole riconquistare il consenso, specie dei giovani e degli strati popolari, deve promuovere la giustizia sociale, deve fare della lotta alla povertà e alla precarietà di vita la sua frontiera nuova. Deve accogliere e integrare, deve essere forte nella politica estera. Se sarà imbrigliata da nazionalismi nascosti sarà, alla fine, travolta, da quelli dichiarati”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(13 maggio 2016)