Aereo egiziano precipitato,
due ipotesi in campo

rassegnaIncidente o attentato. Queste le due possibilità che restano in campo per l’EgyptAir volato questa notte da Parigi alla volta del Cairo e precipitato in mare non lontano dalle coste egiziane. La Francia non esclude “alcuna ipotesi” ha detto il premier Manuel Valls, annunciando una stretta collaborazione con l’Egitto per analizzare l’accaduto.
Incidente o attentato? Nel secondo caso, l’altezza comunicata da Egyptair esclude l’uso di missili terra-aria portatili di cui è dotato l’Isis o altre formazioni terroristiche: l’Airbus era fuori dalla portata di queste armi. “La quota – si legge sul sito di Repubblica – è invece molto simile a quella del velivolo russo esploso sul Sinai dopo il decollo da Sharm. E in quel caso si trattava di un ordigno nascosto in una lattina e imbarcato tra i bagagli con un innesco che lo ha fatto detonare a una certa altezza, in modo tale che anche una piccola quantità di esplosivo sommata alla pressione esterna diventasse devastante”.

Quasi tutti i giornali in edicola ignorano la notizia dell’incarico conferito da Netanyahu a Lieberman come nuovo ministro della Difesa del governo israeliano. La questione, nei quotidiani in cui appare, è liquidata in poche righe.

Inaugurato ieri a Bir Zeit, vicino a Ramallah, lo sfarzoso Museo Nazionale dei Palestinesi non ospita per il momento alcuna mostra. Benché il grande monumento a forma di W (vinceremo), scrive Fiamma Nirenstein sul Giornale, “sia costato 28 milioni di dollari e risplenda di vetro e pietra”. La giornalista si pone il seguente interrogativo: “Un lapsus dovuto all’affanno di costruire una storia virtuale che cancelli quella ebraica?”.

Su Libero, si parla di sinistra milanese “devastata dalla questione islamica” per via dei post anti-israeliani del marito di Sumaya Abdel Qader, candidata con Sala, e di alcune ambiguità ancora da chiarire. “Trovo non accettabile che qualcuno che si candidi con il Pd trovi difficoltà a sfilare dietro il vessillo della Brigata Ebraica, emblema della partecipazione degli ebrei, allora di Palestina, alla lotta contro il nazifascismo” sottolinea il parlamentare Emanuele Fiano. Per Daniele Nahum, “il punto non è riconoscere l’esistenza dello Stato di Israele: la vera questione è riconoscere le ragioni storiche della sua nascita in quanto Stato ebraico e democratico”. E un candidato del Pd, afferma, “non può esimersi dal farlo”.

A Napoli, scoppia intanto un nuovo caso nelle liste a sostegno del sindaco uscente Luigi De Magistris. Protagonista Eleonora De Majo, compagna del locale leader degli antagonisti, che su Facebook in questi anni ha riversato quintali di odio. La Stampa pubblica alcuni stralci. “Il sionismo è nazismo, i metodi di violenza efferata utilizzati dagli israeliani contro i palestinesi ricordano quelli che portarono alla morte di quattro milioni di ebrei” scrive ad esempio la De Majo.

A Roma, tre giovani picchiati per aver strappato un manifesto di Casapound. Come riporta Il Messaggero, l’aggressione è avvenuta al Pigneto ed è stata effettuata da una banda di 10/15 ragazzi. Sale così la tensione in vista del corteo di sabato che vedrà il movimento di estrema destra in piazza. Domani in prefettura un vertice sull’ordine pubblico.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(19 maggio 2016)