Austria, tra ultradestra e verdi per posta il verdetto delle urne

rassegnaArriverà nelle prossime ore il verdetto delle elezioni in Austria quando sarà effettuato lo spoglio degli oltre 800mila voti postali che mancano ancora all’appello. Per il momento, Norbert Hofer, leader dell’ultradestra (Partito della libertà), risulta in testa con 51,9 per cento delle preferenze, contro il 48,1 del verde Alexander Van der Bellen. La differenza di 144mila, sottolinea Repubblica, “non inganni: tradizionalmente il voto postale tende a sinistra, lo spoglio potrebbe dunque azzerare quella forbice, persino rovesciare il risultato”. Le cancellerie guardano con preoccupazione ai risultati di Vienna: “Se un movimento radicale di destra come il Partito della Libertà conquistasse la presidenza a Vienna, – scrive il Corriere – tutta la galassia politica populista ne trarrebbe energia e in più una posizione politica finora ritenuta marginale inizierebbe a diventare mainstream, ufficiale e riconosciuta”. Per rispondere a queste pulsioni estremiste, spiega la filosofa Agnes Heller su La Stampa, l’Europa deve riscoprire la sua vocazione planetaria.

L’Italia e i partigiani. Polemica attorno alle parole del ministro Boschi sul voto per il referendum costituzionale: l’Associazione nazionale partigiani italiani, Anpi, aveva annunciato negli scorsi giorni la sua contrarietà alla riforma. “I veri partigiani voteranno sì”, la risposta del ministro, “un’uscita – scrive Repubblica – che fa seguito a quella di equiparare i sostenitori del No a Casapound”. Per Bersani non si possono fare distinzioni mentre, sottolinea il Corriere, il Presidente emerito della Repubblica Napolitano invita a parlare di contenuti. Sempre sul Corriere Pierluigi Battista si interroga sulle nuove leve che rappresentano l’Anpi: “Se l’Anpi è diventata dei suoi nipoti”.

L’Italia e i fascisti. “Giorgia Meloni – candidata a sindaco di Roma per il centrodestra (per l’ala di destra del centro-destra, a voler essere precisi) – si impegna a dedicare una strada della Capitale a Giorgio Almirante in caso di vittoria: e costringe la comunità ebraica a ricordare il ruolo che egli svolse nel giornale-guida del razzismo italiano, ‘La difesa della razza’”, riporta Guido Craiz su Repubblica. Mai una via ad Almirante, la posizione sottolineata dal Corriere, della Comunità ebraica capitolina mentre il quotidiano il Tempo da spazio alla moglie del fondatore del Msi, che difende il marito.

Milano, il caso Sumaya. Ha sollevato diverse polemiche la candidatura di Sumaya Abdel Qader a Milano in quota Pd. “Alla comunità ebraica non sono piaciute certe ambiguità su Israele. Pentiti di averla messa in lista?”, la domanda posta dal Corriere Milano a Pietro Bussolati, segretario milanese del Pd: “No, perché le nostre candidature rappresentano la realtà di Milano, – afferma Bussolati – che è una metropoli multiculturale come Londra. Ci sono 80mila musulmani in città. I nostri avversari rifuggono da questa realtà, noi no. Sumaya ha sempre lavorato nell’ambito del dialogo culturale e religioso, pagandone anche qualche prezzo all’interno della sua comunità. Lei è oggetto di una campagna di demonizzazione e di odio da tutte le parti da cui ritengo vada difesa”.
 
Roma-Tel Aviv. Letteratura Football Club. “Un evento, due partite e molte storie intorno, che si svolge a Roma il 27 e 28 maggio fra il Maxxi e un campo di calcio a Cinecittà” scrive Repubblica per raccontare la due giorni dell’iniziativa dedicata al confronto tra scrittori italiani e israeliani, tra letteratura e sport. A partecipare tra gli altri, lo scrittore israeliano Assaf Gavron, di cui Repubblica pubblica un racconto inedito, dal titolo E arrivò il giorno in cui la Scozia sfidò il Marocco.

Daniel Reichel