Abu Omar,
sentenza definitiva
Condanna definitiva dell’Italia da parte della Corte europea dei diritti umani per la vicenda Abu Omar. Come spiega tra gli altri il Giorno, il governo italiano e lo stesso Abu Omar, decidendo di non ricorrere contro la sentenza emessa lo scorso 23 febbraio, “hanno lasciato scadere i tre mesi di tempo che la Corte di Strasburgo offre alle parti per chiedere un nuovo esame del caso davanti alla Grande Camera”.
Sigle sindacali come la Fiom e i Cobas, oltre ad associazioni come l’Arci e movimento di protesta contro il Muos tra i firmatari di un appello di 350 organizzazioni europee per il boicottaggio di Israele. Come ricorda il Foglio (Giulio Meotti), già nel 1982 la Cgil promosse il blocco di navi e aerei da e per Israele. “Per la prima volta – si ricorda ancora – i rappresentanti dei sindacati e delle organizzazioni operaie israeliane furono esclusi dalle iniziative internazionali della sinistra, subendo il ricatto arabo-islamico che preconizzava la distruzione dello stato ebraico. Trent’anni dopo, siamo ancora lì”.
Scompare all’età di 100 anni il cardinale Loris Capovilla, già segretario di papa Giovanni XXIII. La sua figura viene oggi ricordata con molte ricostruzioni e aneddoti. “Se le relazioni fra Israele e la chiesa sono cambiate lo si deve all’astuzia con cui riesce a far parlare, a dispetto di tutti i filtri, Jules Isaac col papa” scrive Alberto Melloni su Repubblica.
“È pericolosa la relativa indifferenza con cui fatti gravi di questo genere vengono raccontati come modesti atti di teppismo” dice Furio Colombo (Il Fatto Quotidiano) a proposito della recente aggressione antisemita verificatasi a Milano. “Dato il modo in cui viene data la notizia (parlo del modo in cui è stata raccolta e narrata da chi ha redatto il verbale) – scrive Colombo – si direbbe che c’è una grande voglia di dire che qui nessuno è antisemita e che sarebbe sbagliato fare una gran storia da un evento così piccolo. Il dubbio, fondato, temo, è che non sia né piccolo né casuale”.
Ampia intervista del Messaggero (Mario Avagliano) alla filosofa ungherese Agnes Heller. Tra i temi trattati l’emergenza profughi, i diritti e i valori dell’Europa. “Sono fortemente contraria a ogni tipo di recinto e di confine, però dobbiamo anche riconoscere il diritto del cittadino di limitare i diritti dell’uomo. A casa mia quando invito degli ospiti o anche dei parenti per qualche giorno, ci sono delle regole da rispettare: tenere pulito il bagno, non arrivare dopo mezzanotte e magari non venire accompagnati da una prostituta. I migranti in Europa io li accetto volentieri – afferma Heller – ma ci sono delle regole che anche loro devono rispettare, che sono le regole dello Stato nel quale vengono ospitati”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(27 maggio 2016)