“Jihadisti in arrivo dalla Siria per colpire Francia e Belgio”
Da Bruxelles arriva l’allarme per il possibile arrivo dalla Siria di un gruppo di jihadisti intenzionati a colpire in Belgio e in Francia, dove si stanno svolgendo gli Europei di calcio. A sostenerlo, i servizi segreti belgi secondo cui terroristi dell’Isis “stanno cercando di raggiungere l’ Europa, attraverso la Turchia e la Grecia, su imbarcazioni e senza un passaporto”. Minaccia presa seriamente da Parigi, da dove arrivano le parole del Primo ministro Manuel Valls: “Altri innocenti perderanno la vita (La Stampa). Questa guerra durerà una generazione. Mi si accuserà di generare ancora più ansia, ma è la realtà”, le parole di Valls, che ha poi difeso le forze dell’ordine francesi dalle critiche mosse dopo l’attentato compiuto da Larossi Abballa, il jihadista di Magnanville fedele all’Isis, che lunedì ha ucciso un poliziotto e sua moglie (Repubblica). Secondo l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, intervistato da Repubblica, l’Europa non sta facendo abbastanza per rispondere alla minaccia terroristica, a quella che definisce la “guerra contro l’islamismo radicale”, e individua tre punti su cui operare: “Per prima cosa tutti i detenuti islamici devono essere messi in isolamento per evitare il proselitismo nelle prigioni. – afferma Sarkozy – Secondo: chiedo la creazione urgente di un servizio d’intelligence nelle carceri. Terzo: qualsiasi persona straniera o con la doppia nazionalità che abbia legami con attività terroristiche deve essere espulsa dal paese”.
Israele, il disertore che scopre le carte di Hamas. Ha oltrepassato il confine tra Gaza e Israele e si è consegnato nelle mani dell’esercito israeliano e con lui molte informazioni sul gruppo terroristico di Hamas e i suoi tunnel. A prendere questa decisione, secondo fonti palestinesi rilanciate dai media israeliani, un alto ufficiale delle Brigate Izzad-Dina al Qassam, l’unità d’élite di Hamas. Le autorità israeliane non hanno confermato la notizia ma sembra che l’ufficiale abbia detto ai famigliari che andava a fare una camminata, mentre invece, computer al seguito, si è consegnato a due soldati oltreconfine che lo stavano aspettando. Le informazioni in suo possesso, sottolinea La Stampa, potranno essere utili per smantellare la rete di tunnel del terrore costruita da Hamas nel corso di questi anni e già duramente colpita da Israele durante il conflitto a Gaza del 2014.
Sanità, la cecità dell’Oms. Il Foglio denuncia oggi l’atteggiamento dell’Organizzazione mondiale della Sanità, organismo dell’Onu, che invece che concentrarsi sulle emergenze quali “il disastro umanitario nello Yemen martoriato dalla guerra, degli ospedali bombardati dal governo siriano o della crisi in Venezuela” stila un “report particolare, l’unico dedicato a un solo paese, sulle ‘condizioni sanitarie’ in quell’inferno che è Israele certo peggiore di tutti i luoghi sopracitati, dove urge indagare la situazione dei, e qui citiamo, ‘territori palestinesi occupati’ e delle ‘alture occupate del Golan’. L’Oms, che si occupa di prevenire le pandemie, sta contribuendo al contagio dell’odio”.
Orlando, dopo la strage. Sul Corriere della Sera la testimonianza di alcuni sopravvissuti alla strage di Orlando, dove un uomo, che aveva giurato fedeltà all’Isis, è entrato in un locale gay e ha ucciso 49 persone e ne ha ferite oltre 50. Su Repubblica invece un reportage tra i musulmani della città, comunità che conta 28mila persone in città, “che all’indomani della strage, – scrive il quotidiano – sconvolta dal massacro compiuto nel nome dell’Islam, è andata in massa a donare il sangue”. E di Islam moderato e radicale discute Furio Colombo sul Fatto Quotidiano, richiamando la Storia per spiegare l’attualità: “ogni religione può diventare un’arma mortale. Ma è sempre un trucco per coprire la mano del boia e farci credere che sia la mano di Dio”.
Milano verso il voto, la questione Sumaya. A tre giorni dal voto decisivo per la scelta del futuro sindaco di Milano, tiene banco la questione della candidatura di Sumaya Abdel Qader nelle file del Pd. Il candidato del centrosinistra Beppe Sala ha condannato gli attacchi espressi dai famigliari di Sumaya contro Israele ma, accusa il Giornale, la posizione sulla questione della candidata (che entrerà in Consiglio, con 1.016 preferenze, se domenica il centrosinistra vincerà il ballottaggio contro Stefano Parisi) non è chiara.
Milano, la fotografia di Klein in mostra. Apre oggi al Palazzo della Ragione, a Milano, l’esposizione dedicata al grande fotografo William Klein (Corriere). In un’intervista al Corriere Klein, nato a New York del 1928 da una famiglia di ebrei osservanti di origine ungherese, racconta il suo modo di vedere la vita e la fotografia.
Tel Aviv al cinema. Applaudito dalla critica, Repubblica racconta La casa delle estati lontane, il primo lungometraggio diretto dall’israeliana Shirel Amitay, incentrato sulla storia di tre sorelle, la casa ereditata nei pressi di Tel Aviv e l’atmosfera di Israele negli anni Novanta.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked