L’Italia ebraica e i nuovi sindaci tra auguri e auspici per il futuro
Roma, Milano, Torino, Napoli, Trieste, Bologna. I risultati delle elezioni amministrative nella grandi città fanno discutere e suscitano molte reazioni anche nel mondo ebraico. Ciascuna Comunità ebraica ha scelto la propria strada per il primo confronto con la notizia dell’elezione dei sindaci delle rispettive città: c’è chi ha affidato il proprio messaggio ai social network già in nottata e una volta chiaro il risultato, chi ha inviato la mattina successiva un telegramma ufficiale ai neosindaci.
“Complimenti a Virginio Raggi. Da parte degli ebrei romani le auguro buon lavoro e buona fortuna per il lavoro che l’aspetta”. Il messaggio che la presidente della Comunità capitolina Ruth Dureghello ha inviato alla esponente grillina, prima donna sindaco di Roma. Un augurio affidato ai social network e diffuso la notte stessa degli scrutini, a pochi minuti dall’apertura delle urne, quando già appariva chiara la scelta dei romani per il Campidoglio.
A Milano il messaggio al neosindaco di centrosinistra Giuseppe Sala è stato invece inviato in queste ore a firma dei due presidenti della Comunità ebraica Raffaele Besso e Milo Hasbani. Un testo fatto recapitare direttamente a Palazzo Marino in cui si augura all’amministrazione guidata da Sala buon lavoro, sottolineando l’ottimo rapporto coltivato in questi anni con il Comune. “Non è un caso allora che il Comune di Milano sia stato il patrocinatore del recente festival Jewish in The City, che si è tenuto alla fine di maggio per festeggiare i 150 anni della Comunità ebraica di Milano. Siamo certi che questa relazione continuerà – si legge nel testo del messaggio firmato da Besso e Hasbani – e, in questo spirito, ecco il primo invito ufficiale che ci fa piacere portare alla Sua attenzione”, ovvero la partecipazione all’evento di apertura, in Sinagoga Centrale, della Giornata europea della cultura ebraica, che si terrà domenica 18 settembre e di cui Milano sarà città capofila per l’Italia.
I due presidente, parlando con Pagine Ebraiche, hanno auspicato che si crei una fruttuosa collaborazione con Palazzo Marino, esprimendo però anche la propria perplessità e preoccupazione in merito all’elezione di Sumaya Abdel Qader, definita da alcuni quotidiani come vicina ai Fratelli musulmani e i cui famigliari in passato hanno attaccato in modo violento Israele attraverso i social network. “Abbiamo incontrato Sumaya prima del voto di domenica – hanno spiegato i presidenti Besso e Hasbani – e lei ha espresso la sua amicizia per la Comunità ebraica e ha dichiarato di essere lontana da ogni fondamentalismo. Noi auspichiamo sia vero ma non bastano le parole, servono i fatti. Sala inoltre, incontrando la Comunità, ha promesso di vigilare sui comportamenti del consigliere Abdel Qader e auspichiamo sia così”.
A Torino, nella mattinata successiva alle elezioni, a risultato acquisito, la Comunità ebraica e il suo presidente Dario Disegni hanno inviato due messaggi istituzionali, uno diretto al nuovo sindaco della città Chiara Appendino, del Movimento Cinque Stelle, e uno al sindaco uscente Piero Fassino, del centrosinistra. “A nome della Comunità Ebraica di Torino e mio personale Le invio vivissime congratulazioni per la Sua elezione e i migliori auguri di buon lavoro per il bene della nostra Città”, il testo del telegramma mandato a Palazzo di Città in via ufficiale dalla segreteria della Keillah torinese a nome del presidente Disegni. Gratitudine per il lavoro svolto “con grande lungimiranza, passione civile e competenza nei cinque anni del suo mandato” il cuore del messaggio invece inviato a Fassino dal presidente a nome della Comunità.
“Come da prassi, abbiamo inviato un telegramma sintetico in cui mandiamo al sindaco Luigi De Magistris i nostri auguri di buon lavoro”, spiega la presidente della Comunità ebraica di Napoli Lydia Schapirer, parlando del messaggio inviato all’indomani del voto a De Magistris, confermato sindaco della città partenopea. I rapporti con il primo cittadino, noto tra le altre cose le sue posizioni filopalestinesi, “sono molto molto formali”, sottolinea Lydia Schapirer mentre ottimi sono stati i rapporti con altri rappresentati delle istituzioni cittadine, in particolare con Nino Daniele, assessore alla Cultura e Turismo nella precedente amministrazione De Magistris. “Daniele si è sempre dimostrato vicino alla Comunità e quando gli era possibile era presente ai nostri eventi”, sottolinea Schapirer .
“I rapporti con il nuovo sindaco di Trieste saranno certamente ottimi, non vedo nessuna preclusione. Nei prossimi giorni gli invieremo il nostro messaggio in termini di saluto e di augurio di buon lavoro”, spiega il presidente della Comunità ebraica di Trieste Alessandro Salonichio in merito alla rielezione domenica di Roberto Di Piazza, al suo terzo mandato alla guida della città. Di Piazza, centrodestra, ha battuto il sindaco uscente di centrosinistra Roberto Cosolini. “Con la giunta di Cosolini e con le istituzioni cittadine abbiamo sempre avuto un buon rapporto, di rispetto reciproco. Organizzeremo un incontro più avanti con Di Piazza, per ora non è ancora il momento visto che si è appena insediato. Su queste questioni preferiamo mantenere un profilo riservato”, sottolinea Salonichio. Un atteggiamento tenuto anche rispetto al messaggio di augurio di buon lavoro: “non l’abbiamo inviato subito perché ieri per il nuovo sindaco era ancora un giorno di festeggiamenti, come è normale che sia. Noi abbiamo ritenuto opportuno aspettare, anche perché non accavallarci agli altri messaggi che gli sono stati inviati”.
Si dice “soddisfatto, molto felice” il presidente della Comunità ebraica bolognese Daniele De Paz per l’esito del voto nella città delle due torri, dove è stato confermato sindaco l’esponente del centrosinistra Virginio Merola, opposto al ballottaggio alla candidata leghista Lucia Borgonzoni. “Il lavoro svolto assieme nel passato è stato decisamente positivo, con tanti progetti e tante iniziative sinergiche tra Comunità e amministrazione cittadina. Altre ancora verranno, è importante quindi che ci sia una continuità” sottolinea De Paz.
Daniel Reichel e Adam Smulevich
(21 giugno 2016)