sospetti…

Il rito della Sotah, la donna sospetta di adulterio, seppur ampiamente descritto nella Torah (Bemidbàr, 5; 11- 31) e molto approfondito in un trattato del Talmùd interamente dedicato, sembra non essere mai stato applicato. Si tratta comunque di una cerimonia molto umiliante provocata da un marito geloso, ma anche di un caso unico in cui una persona si trova nella presunzione di colpevolezza fintanto che non venga dimostrato il contrario mediante un miracolo divino. Quale è il senso di questo inquietante rituale? Alcuni commentatori, tra cui Ovadia Sforno, evidenziano come il sospetto e la circospezione, e non solo nel matrimonio, possano portare a situazioni degradanti e distruttive. In molti casi colui che sospetta non ne esce molto meglio di colui che è sospettato. Per prevenire situazioni così devastanti, come quella della Sotah, non resta che parlarsi per rompere il muro della diffidenza.

Roberto Della Rocca, rabbino

(21 giugno 2016)