Peres: “Oltre destra e sinistra,
la nuova era non ha i confini”

rassegnaNella Capitale per un’udienza con Bergoglio, l’ex presidente d’Israele Shimon Peres spiega al Corriere della Sera la sua visione di un mondo in cui, “la vecchia sinistra e la vecchia destra appartengono al passato. Siamo in una nuova era. Dobbiamo scegliere: rimanere con il passato o andare avanti in una nuova epoca”. Per Peres il segno della nuova era è la progressiva cancellazione dei confini, oramai facilmente valicabili grazie alle nuove tecnologie: “La nuova era è senza confini, perché la scienza non ne ha. Se vuoi essere un grande scienziato, non devi ridurre qualcuno a essere piccolo”. Secondo l’ex presidente la politica deve riscoprire la più grande risorsa a sua disposizione, quella umana e pone l’esempio d’Israele,che “non è stato costruito dalla terra, dall’olio o dalla guerra, bensì dal popolo”. Sulla questione della pace con i palestinesi – a riguardo, nonostante le ultime tensioni con la morta accidentale di un palestinese, potrebbe essere importante l’incontro di domenica tra Gerusalemme e Ankara, riporta l’Osservatore Romano – Peres è di fatto ottimista perché anche rispetto alla pace con l’Egitto tutti sostenevano che fosse impossibile. Ma poi fu siglata.

Bedarida alla presidenza della Comunità ebraica di Firenze. Il Corriere fiorentino riporta la notizia della nomina di Dario Bedarida alla presidenza della Keillah fiorentina. “Prende il posto di Sara Cividalli, eletta nel dicembre 2012 che rappresenterà Firenze nel consiglio nazionale dell’Ucei. Bedarida, già presidente dal 2004 al 2008 avrà come vice Daniela Misul, sua numero due anche nel precedente mandato. L’annuncio ufficiale – riporta il quotidiano – in tarda serata sul sito dell’Ucei moked.it: Bedarida resterà in carica i prossimi 4 anni e la sua giunta dovrà gestire anche la delicata transizione dall’attuale rabbino Joseph Levi (che lascerà nel luglio 2017, secondo l’accordo trovato dopo anni di contrasti sul suo pensionamento) e il suo successore la cui individuazione è in ci ma all’agenda del nuovo esecutivo che vede in giunta con Bedarida e Misul anche la giovanissima Rachel Camerini, 27 anni”.

Fatebenefratelli, il medico e il morbo che salvò decine di vite. Il professor Giovanni Borromeo riuscì a nascondere decine di ebrei in un reparto del Fatebenefratelli di Roma, dichiarando agli aguzzini nazisti che erano affetti dal morbo di K. Ma la malattia non esiste, fu lui ad inventarla. “I tedeschi – racconta il Corriere Roma – però ne furono terrorizzati e, temendo il contagio, non vennero mai sfiorati dal sospetto che dietro quelle porte anziché pazienti fossero protette intere famiglie”. Ieri mattina al Fatebenefratelli – nominato dalla Fondazione Internazionale Raoul Wallenberg come Casa di Vita – è stata scoperta una targa in memoria di Borromeo. Presenti, tra gli altri, i sopravvissuti alla persecuzione Gabriele Sonnino e Luciana Tedesco.

Milano e la moschea. Ieri passaggio di consegne ufficiale a Milano tra il sindaco uscente Giuliano Pisapia e il nuovo primo cittadino Giuseppe Sala. Tra i punti in coma all’agenda, l’amministrazione Sala ha la questione della costruzione di una moschea in città. Il Corriere Milano riporta tra gli altri il sentimento della Comunità ebraica cittadina a riguardo: “anche gli ebrei, – scrive in un editoriale Marco Garzonio sostenendo la necessità di trovare il giusto interlocutore tra i musulmani per la realizzazione della moschea – pur con la naturale circospezione che viene dal conflitto mediorientale e dall’antisemitismo sempre vivo in Europa e dal terrorismo, hanno più volte espresso segnali di attenzione all’Islam moderato in Occidente”. A quest’ultimo si deve rivolgere Sala, continua Garzonio, per trovare una soluzione alla questione moschee.

Negazionismo e legge. Approvata da diverse settimane la legge che punisce il reato di negazionismo è ancora oggetto di dibattito tra gli storici. L’Osservatore Romano ospita ad esempio la riflessione di Anna Foa in merito. Secondo Foa lo strumento più efficace contro la becera ignoranza dei negazionisti è studiare e trasmettere, fare ricerca e insegnare. “È l’unica strada, non ce n’è un’altra. – scrive Foa – Puoi e devi punire la violenza, gli atti di razzismo e di antisemitismo, ma le opinioni, anche assurde e totalmente errate, si combattono con la conoscenza.

Libri. Il Corriere presenta La decisione di Britta Böhler (Guanda), “romanzo molto documentato e assolutamente verosimile” incentrato sulla storia dello scrittore Thomas Mann e la scelta tra nazismo ed esilio, e I Taccuini di Sergej Dovlatov, scrittore russo di madre armena e padre ebreo, tradotto in italiano da Laura Salmon. Il testo di Dovlatov, spiega il Corriere, racconta con ironia la Russia e attraverso lo humor critica il regima comunista.

La Giordania e i palestinesi. Ripercorre la storia della presenza palestinese in Giordania per comprendere il ruolo del regno all’interno dei negoziati di pace tra israeliani e palestinesi. A dare un quadro storico di cosa fu l’espandersi dell’Olp in territorio giordano negli anni Sessanta e Settanta, Sergio Romano sul Corriere della Sera. “Tra il 17 e il 25 settembre 1970, grazie alla lealtà e alla grinta guerresca dei reggimenti beduini, – scrive Romano parlando del re Hussein – riconquistò almeno in parte il controllo del suo Paese e represse duramente le formazioni combattenti dell’Olp. Ancora una volta in fuga, i palestinesi approdarono in Libano; e la Giordania fu da allora uno dei Paesi maggiormente interessati a una soluzione pacifica del dramma palestinese”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked

(22 giugno 2016)