Bologna – “Memoriale, luogo vivo”

memoLuogo di Memoria. Presidio di cultura, arte, solidarietà. Una piazza viva.
Il Memoriale della Shoah di Bologna conferma la capacità di includere diverse anime e diverse sfide nello stesso spazio. Una vocazione rappresentata in queste ore dal successo riscontrato da “Treni verticali”, la rassegna di danze del ricordo lanciata ieri sera, al calar del sole, con la direzione di Fiorenza D’Alessandro. Tre tappe, tre linguaggi diversi, un unico obiettivo: sottolineare la centralità della Memoria per un futuro di speranza, libertà e democrazia. Un programma intenso e qualitativamente molto elevato che ha coinvolto centinaia di bolognesi, che da gennaio hanno preso sempre più confidenza con questo nuovo spazio cittadino.
“Famiglie con bambini, adulti, anziani. Un pubblico, molto variegato, che rafforza l’ambizione di fare di questa piazza e di questo memoriale un luogo sempre più importante nella quotidianità bolognese” sottolinea con orgoglio Daniele De Paz, presidente della locale Comunità ebraica e anima dell’iniziativa.
L’idea è infatti quella di saldare il Memoriale ad altri luoghi del ricordo, a partire dalla vicina stazione ferroviaria teatro della strage neofascista del 2 agosto 1980. “Il rapporto con le istituzioni è molto intenso e proficuo. Le prospettive di crescita sono decisamente rilevanti” osserva ancora De Paz.
Il prossimo appuntamento martedì 19 luglio alle 21, con la presentazione del volume “Ebrei a Milano” di Rony Hamaui. Introdotti da De Paz, si confronteranno con l’autore Andrea Goldstein, Guido Ottolenghi, Vera Zamagni ed Enrico Franco.
Atteso tra il pubblico l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi

(13 luglio 2016)