Fondazione beni culturali ebraici in Italia
Da Gorizia a Firenze, i progetti
nel segno della cultura ebraica

IMG_20160717_214435_editSarà “E le acque si calmarono” il titolo della grande mostra in occasione del restauro e del ritorno a Firenze di alcuni dei libri danneggiati dall’alluvione dell’Arno del 1966, che saranno esposti alla Biblioteca Nazionale a partire dal prossimo 27 ottobre. Lo ha annunciato Dario Disegni, presidente della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, nel corso dell’ultima riunione del Consiglio dell’ente, svoltasi ieri a Roma, che tra le ultime grandi iniziative oltre alla mostra ha in campo anche il restauro del cimitero ebraico di Gorizia, che permetta di far riscoprire al pubblico un grande patrimonio storico e architettonico grazie a una collaborazione tra le “due Gorizie”, la parte italiana e quella slovena della città di frontiera. I due sindaci hanno infatti incontrato la Fbcei per un sopralluogo avvenuto nel gennaio 2016, unendosi in un importante progetto transfrontaliero all’insegna della valorizzare il patrimonio ebraico. Quello che conclude ora il suo mandato triennale è dunque per Disegni un Consiglio “completamente rinnovato rispetto a quelli passati, composto da un gruppo di persone con competenze professionali molto elevate, che sono riuscite a lavorare insieme rilanciando il ruolo della Fondazione”. Un lavoro molto apprezzato anche dalla presidente Ucei Noemi Di Segni, che ha incontrato i consiglieri nel corso di una cena a Roma, nel corso della quale ha sottolineato come questo cambiamento sia stato da lei “fortemente sostenuto all’interno del Consiglio dell’Unione, con l’auspicio che l’impegno prosegua anche in futuro”.

(19 luglio 2016)