Italia-Israele, 150 parlamentari
al lavoro per costruire nuovi ponti

Schermata 2016-07-22 alle 09.44.19Centocinquanta soci, in rappresentanza di varie forze politiche di Camera e Senato (una sola assenza significativa, quella dei Cinquestelle). Così si presenta l’associazione interparlamentare di amicizia Italia-Israele, presieduta dall’onorevole Maurizio Bernardo, che ha dato avvio al proprio impegno con un primo incontro svoltosi a Palazzo Montecitorio alla presenza dell’ambasciatore israeliano Naor Gilon e della presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.
Ha sottolineato Bernardo nell’accogliere i presenti: “L’amicizia tra i nostri due paesi è storica e radicata. Molteplici infatti le iniziative che i due governi hanno intrapreso in questi anni, in campo imprenditoriale, strategico e per la sicurezza. La sfida più importante è proprio questa: valorizzare le tante cose che ci fanno stare insieme”. L’iniziativa, ha poi aggiunto, vuole andare al di là dell’ambito istituzionale “per rinsaldare un rapporto e una cooperazione che ci vede proficuamente impegnati in più settori”.
“Un’esperienza incredibile”. Così Gilon, di cui scadrà tra pochi giorni il mandato, ha descritto gli anni trascorsi in Italia in qualità di rappresentante dello Stato ebraico. “L’amicizia che ho ricevuto da tutti, istituzioni e comuni cittadini, mi ha davvero colpito. E costituisce la migliore premessa per il rafforzamento delle relazioni tra due paesi che, in quanto democratici e liberali – ha osservato – fanno parte di una minoranza che oggi è sotto attacco”.
“Israele è una parte inalienabile dell’identità ebraica, un riferimento costante nel nostro quotidiano. Per chi ha a cuore determinati valori – ha spiegato Di Segni – avere degli amici al fianco è fondamentale e necessario per condividere al meglio messaggi forti e doverosi in difesa dei valori di democrazia e libertà”. Particolarmente significativo, nella sua lettura, la quota di aderenti che si è riusciti a raggiungere. “In ebraico il numero 150 corrisponde alla parola ken, nido. Il mio auspicio – ha affermato la presidente UCEI – è che questa associazione diventi appunto un nido accogliente nel quale allevare, maturare e condividere valori della libertà, difesa e amore per la vita, tecnologie e sviluppo”.
Tra il pubblico diversi rappresentanti delle istituzioni, dell’associazione di amicizia interparlamentare e del corpo diplomatico israeliano oltre al Consigliere dell’Unione David Meghnagi.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(22 luglio 2016)