“Auschwitz, le ferite dell’Europa
e la giusta scelta del silenzio”

rassegnaAlla vigilia della sua partenza nella missione che lo condurrà ai campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau, la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni ha rivolto a papa Bergoglio un messaggio pubblicato dall’Osservatore Romano (nella sua edizione datata 23 luglio) e ripreso dai principali quotidiani italiani, tra cui il Corriere della Sera e La Stampa. Di Segni, ha sottolineato il valore simbolico della scelta del pontefice di mantenere il silenzio nel corso della visita al campo di concentramento. “Ho molto apprezzato la sua scelta di non intervenire con un discorso formale – afferma il presidente dell’Unione nel suo messaggio pubblicato su Pagine Ebraiche 24 – ma di concentrare l’emozione di questa visita, così significativa, in un lungo e intenso silenzio. Una forma di preghiera che tuona e che darà eco, ne sono certa, ai gridi e al dolore dei tanti bambini, mamme, giovani”.

Merkel e la politica delle porte aperte. I cittadini di Monaco “hanno saputo sostenere la polizia, hanno aperto le case a chi non riusciva a tornare nelle proprie abitazioni. E così hanno mostrato come si può vivere in una società libera e comune. In questa libertà c’è grande forza”. Le parole del cancelliere Angela Merkel all’indomani della strage di Monaco, compiuta da un giovane tedesco di origine iraniana con problemi psichici e senza alcun legame con il terrorismo islamico. 9 le vittime dell’attentato, i cui nomi sono ricordati dal Corriere (quasi tutti figli di immigrati). Il giornale dedica diverse pagine all’argomento, tra cui un’analisi in cui si parla di un progetto europeo comune guidato dalla Merkel per riportare in nel Vecchio Continente la sicurezza. Il quotidiano ospita poi in prima l’editoriale di Aldo Cazzullo, secondo cui, nonostante le paure di infiltrazioni terroristiche, l’Europa non può rinunciare a Schengen e non deve farsi irretire dai populisti di fronte: “In queste circostanze è fin troppo facile per gli estremisti e i populisti additare il generico nemico islamico senza fare distinzioni, senza realizzare che tra i primi obiettivi del terrore c’è proprio indurci a discriminare le minoranze musulmane di casa nostra, per radicalizzarle e renderle permeabili alla propaganda fondamentalista”.

I grillini e la realtà deformata su Israele. Intervistato da La Stampa, l’ambasciatore Naor Gilon fa un bilancio dei suoi quattro anni di mandato, giunti oramai al termine. Tra i temi trattati, l’antisemitismo in Italia che secondo Gilon, nonostante le forti dichiarazioni dei governi è ancora presente nel Paese: “come ha detto l’ex presidente Napolitano, – afferma l’ambasciatore – si tratta di un tipo nuovo, che si definisce anti-sionismo, contrario alla politica di Israele, ma in realtà è spesso basato sull’antisemiti-smo”. Parlando poi di politica interna, Gilon sottolinea l’amicizia del Premier Renzi con Israele mentre stigmatizza “l’ossessione di D’Alema” per lo Stato ebraico. Sui Cinque Stelle (reduci dalla recente visita di Di Maio in Israele) poi spiega che “i grillini deformano la realtà di quel che avviene a Gaza per pregiudizio e ignoranza”. D’altra parte, continua l’ambasciatore, “abbiamo esempi in altri Paesi di persone molto critiche con Israele all’opposizione, che al governo hanno cambiato idea, come Syriza in Grecia”.

Italia, modello Israele con cittadini vigili. Secondo il Mattino, a fronte degli attentati terroristici compiuti dai lupi solitari in Italia “si punta ad adottare il modello-Israele, cittadini costantemente in allerta, pronti a segnalare la prima valigia abbandonata o il personaggio sospetto che si aggira in luoghi pubblici, una sorta di mobilitazione permanente come risposta a una guerra “invisibile”.

Strage di Daesh a Kabul. Sono almeno 80 le vittime e 230 i feriti dell’attentato terroristico che ieri ha colpito Kabul, in Afghanistan. Un kamikaze che indossava il burqa ha provocato un’esplosione all’interno di una manifestazione di Hazara sciiti e l’attentato è stato rivendicato dall’Isis. Si tratta del primo attentato di Daesh a Kabul e, come scrive la Stampa, sembra che sia la prima mossa del movimento terroristico per aprire un nuovo fronte del conflitto.

Religioni, libertà e guerra. Su La Lettura del Corriere Marco Ventura analizza il contesto internazionale, parlando di un aumento delle guerre di religione nel mondo e al contempo una diminuzione della libertà religiosa. “Un rapporto del Parlamento europeo e un altro pubblicato da un gruppo di deputati britannici – spiega Ventura – mostrano la crisi del progetto di esportare il modello occidentale, oggi contestato anche dall’interno Siamo abituati a considerare il rapporto con la trascendenza come un fatto personale, ma ci travolgono identità collettive spaventate e aggressive, in cui gli individui annegano”.

Nintendo e il rispetto per Auschwitz. “Non permettete Pokemon Go sul luogo di Auschwitz e in posti simili. E irrispettoso sotto ogni aspetto”. È l’appello alla “decenza” firmato dal direttore del museo dell’Olocausto di Auschwitz e dal responsabile del campo, perché Nintendo tolga la possibilità di giocare, in un luogo come il campo di concentramento polacco, al gioco diventato fenomeno virale. Come racconta Leonardo Coen sul Fatto, l’appello è rimasto inascoltato.

Daniel Reichel

(24 luglio 2016)