Uno sguardo sul futuro ebraico
Per il mese di agosto, Italia Ebraica, il giornale di cronache comunitarie, apre all’insegna dell’ottava edizione di Redazione Aperta, il laboratorio giornalistico organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, iniziato con l’incontro al Museo ebraico di Trieste con Simonetta Della Seta, nuova direttrice del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, e il nuovo direttore della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano, Gadi Luzzatto Voghera; “visione e responsabilità” ha affermato Della Seta, dovranno essere le parole d’ordine per affrontare la futura stagione del mondo ebraico italiano.
In prima pagina anche gli esiti delle elezioni comunitarie livornesi, che hanno riconfermato un nuovo mandato per il presidente, e neoconsigliere dell’Ucei, Vittorio Mosseri, il quale avrà al suo fianco il vicepresidente Gianfranco Giachetti. Sempre nei pressi di Livorno, ha avuto luogo a Cecina, l’inaugurazione del monumento-omaggio dedicato al Rav Elio Toaff, opera dell’artista neofuturista Daniel Schinasi.
A Roma si concludono invece due nuovi percorsi di studio all’interno dei progetti formativi proposti dall’UCEI e dal Collegio Rabbinico; Susanna Limentani ha conseguito il Diploma Triennale in Studi Ebraici con una tesi su ““Resistere nel ghetto. Pacifica Di Castro sfuggita alla conversione nel 1694″, mentre Manuela Giulli si è diplomata con una tesi su “Il ruolo dello storico ai tempi del web. Anna Del Monte in palcoscenico”.
Di particolare interesse la mostra permanente dedicata a “Vite di Internati Militari Italiani” dove con la sua opera “Se esco vivo da qui” ricorre il nome di Alberto Baumann, pittore, scultore e giornalista, il quale ha subito sulla sua pelle la persecuzione fascista.
Le pagine milanesi sono incentrate sul futuro dei giovani ebrei dopo la conclusione degli esami di maturità. Rispetto alle prospettive dei connazionali non ebrei, tra i quali solo il quattro per cento sarebbe intenzionato a studiare all’estero, sembra che molti neodiplomati della Milano Ebraica puntino su Israele come meta per continuare la propria carriera accademica.
Nella città meneghina si ricorda inoltre l’ospitalità che hanno trovato una quarantina di profughi al Memoriale della Shoah di Milano – Binario 21, grazie al contributo della Comunità di Sant’Egidio e del Progetto Arca. “Nei mesi del 2015 in cui abbiamo aperto le nostre porte sono state
oltre 4500 le persone che abbiamo ospitato. È stata un’esperienza importante e ci sembrava
giusto ripeterla visto che la situazione accoglienza è ancora difficile.” spiega il vicepresidente del Memoriale (e vicepresidente UCEI) Roberto Jarach.
In controtendenza con i boicottaggi accademici, il Polo Universitario Città di Prato (Pin), insieme all’Anci Toscana, ha avviato un’intensa collaborazione con l’Universita Shenkar di Ramat Gan, specializzata in ingegneria e design, per creare un polo distaccato appunto nella città toscana.
Sotto il sole del Salento, a Lecce prende forma il PalazzoTaurino – Medieval Jewish Lecce, appena inaugurato a maggio, in vista della Giornata Europea della Cultura Ebraica programmata a settembre si profilano numerose mostre, visite guidate e concerti. Notevole successo ha avuto la rassegna di danze del ricordo iniziata a luglio, “Treni Verticali”, che è stata organizzata al Memoriale della Shoah di Bologna, confermando l’obiettivo di “fare di questa piazza e di questo memoriale un luogo sempre più importante nella quotidianità bolognese” come ha sottolineato il presidente comunitario Daniele De Paz. Trieste, invece, vede la prima esecuzione di una sinfonia di Marcel Tyberg, scomparso con la Shoah, proprio all’interno di un festival dedicato alla musica concentrazionaria, degenerata e dell’esilio: il Festival Viktor Ullmann, il quale negli ultimi anni ha condotto un imponente lavoro di ricerca delle musiche “dimenticate”. Ancora musica a Casale Monferrato dove in parallelo all’attività del Coro Ghescer, sono cresciute negli ultimi cinque anni le microstagioni Musica in Sinagoga – Suono e Segno; gli ultimi appuntamenti dell’edizione di quest’anno sono state dedicate alle relazioni tra ebraismo e musica, con una particolare attenzione alle antiche tradizioni del territorio monferrino.
Riscendendo lo stivale, a Napoli prendono collocazione permanente alcune antiche testimonianze del giudaismo campano, composte prevalentemente da due lucerne e da una decina di iscrizioni, in precedenza conservate nei depositi del Museo Archeologico cittadino. Un passo in più per la riscoperta del patrimonio ebraico meridionale.
In occasione del centenario della morte di Cesare Battisti e Nazario Sauro, anche grazie alla pubblicazione del libro “Impiccateli!” del giornalista Paolo Brogi che ne restituisce l’attenzione, un’ intera pagina si focalizza sulla memoria della vedova di Battisti, Ernesta Bittanti, a lungo impegnata contro le discriminazioni ebraiche da parte del regime fascista. Contemporaneamente è stato reso omaggio a Custoza, sul luogo dell’omonima battaglia, all’ebreo romano Moise Di Capua, ricordando così il contributo degli ebrei italiani alla costituzione dell’Italia.
Francesco Moises Bassano
(24 luglio 2016)