…caos

Panic Europa! Il 18 luglio un giovane afghano attacca con ascia e coltello le persone su un treno regionale a
Heidingsfeld. il 22 un frustrato bullizzato si mette a sparare in un McDonald’s a Monaco e uccide 10 suoi coetanei. Il 24 a Reutlingen, un rifugiato siriano già attenzionato dalla polizia accoltella con un machete una donna incinta di cui era innamorato. Ieri, due ragazzi appena maggiorenni entrano in una chiesa e sgozzano un prete a Rouen inneggiando al Daesh. Squilibri mentali, delitti passionali adatti alle pagine di cronaca locale, autoindottrinamenti alla jihad dell’ultimissimo secondo, problemi di identità sessuale (vedi Orlando e Nizza), cellule, invece, organizzate e rinviate nei propri Paesi dopo essere state addestrate a tecniche di guerriglia, tutto in un unico frullatore, senza alcuna capacità di distinguere fra eventi di origine diversissima. Tutto appare buono per fare un lungo speciale in televisione e ad alimentare il becero dibattito sul web. Intanto, si moltiplica all’infinito la propaganda di un Isis, che si appropria ormai anche dei tamponamenti dei parcheggiatori per dimostrare la propria esistenza. E in tutto questo caos, in cui si è perso ogni barlume di razionalità, sento avanzare l’ipotesi di un modello cristiano su cui si dovrebbe costruire l’identità europea. Brrrrrr

Davide Assael, ricercatore

(27 luglio 2016)