Renzi a Ventotene:
“Scriviamo il futuro”

rassegna“Molti hanno pensato che dopo la Brexit l’Unione Europea fosse finita. Non è così: abbiamo voglia di scrivere il futuro”. Così il premier Matteo Renzi a bordo della nave Garibaldi, in occasione del vertice italo-franco-tedesco di Ventotene.”Abbiamo voglia di scrivere una pagina di futuro” ha detto il premier. E per questo, le sue parole, “lavoreremo per una maggiore integrazione nel settore della Difesa e dell’intelligence”.
“Ad oggi sono arrivati 102 mila migranti sulle coste italiane, l’anno scorso erano 105mila al 20 di agosto. Con Merkel e Hollande pensiamo si possa fare di più come Ue per bloccare le partenze e aiutare chi ha davvero bisogno” ha anche affermato Renzi.

Dopo i giornali israeliani, i deliri antiebraici del segretario dell’Università islamica di Lecce, prontamente denunciati da UCEI, Ambasciata d’Israele e rappresentanti ebraici locali, arrivano anche sulla stampa italiana. “Già il solo contenuto è di quelli che mette i brividi. Ancor più grave se a mettere nero su bianco queste farneticazioni è il responsabile della segreteria della Fondazione Università islamica di Lecce” scrive il Corriere del Mezzogiorno. “L’Università islamica sogna la Shoah” titola Libero. Il Foglio utilizza invece impropriamente il caso per attaccare il ministro dell’Istruzione che, si legge, “un anno fa aveva elogiato l’Università islamica di Lecce come un esempio di democrazia culturale”.

Intellettuale, partigiano, esponente di spicco del partito liberale fiorentino che rappresentò nella prima giunta comunale del dopoguerra. E, da qualche ora, anche eroe del popolo ebraico e dello Stato di Israele con il titolo di “Giusto tra le nazioni”. Lieto fine per la pratica avviata nel dicembre 2014 allo Yad Vashem per rendere omaggio a una figura un po’ dimenticata della politica toscana e nazionale: Renato Fantoni (1894-1954). Una vicenda in cui significativo è stato il ruolo del giornale dell’ebraismo italiano, raccontata sulle pagine fiorentine del Corriere.

I principali quotidiani parlano oggi del nuovo libro di Jonathan Safran Foer, Eccomi (ed. Guanda), di cui i nostri lettori avevano avuto un’ampia anticipazione sul numero di agosto di Pagine Ebraiche. Centrale, nella narrazione, i temi dell’eros e della religione. “Si tratta di due forze trainanti e imprescindibili dell’universo. E sono molto più intrecciate di quanto si possa pensare” dice l’autore in una intervista a Repubblica.

Ampia recensione, sull’Osservatore Romano, a Il mio nome è Shylock (ed. Rizzoli) dello scrittore inglese Howard Jacobson. “Jacobson non ha voluto fare di Shylock un fantasma, ma una persona reale, al tempo stesso drammatica e comica. Irascibile e ricco di eloquio, non compare, scompare e ricompare, fra l’onirico e il nebuloso, ma umano quando piange l’adorata moglie Leah scomparsa” scrive il quotidiano della Santa Sede.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(23 agosto 2016)