Settimio Piattelli (1921-2016)
Se ne è andato di Shabbat, come i Giusti. Profondo cordoglio per la scomparsa di Settimio Piattelli, romano, uno degli ultimi Testimoni italiani della Shoah.
Catturato nel maggio del 1944 assieme al fratello Lello, a pochi giorni dalla liberazione della Capitale, Settimio fu trasferito prima a Fossoli e poi ad Auschwitz-Birkenau. “Sopravvissuto alla deportazione, vittima delle atrocità nazifasciste e Testimone della memoria della Shoah. Un altro pezzo di storia che se ne va” si legge in una nota diffusa dalla Comunità ebraica romana nella tarda serata di ieri.
“Auschwitz ce l’hai qui dentro er cervello, nun va via più, nun può andare via mai” era solito dire Piattelli, le cui parole sono riportate dallo studioso Marcello Pezzetti nel suo libro della Shoah italiana:
Commossa anche la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, che afferma: “La sua sofferta testimonianza dall’abisso dell’orrore e lo straordinario esempio quotidiano che ci ha poi donato, insieme agli altri sopravvissuti, restano un lascito indimenticabile per l’intera società italiana. In questa triste giornata rivolgiamo un pensiero commosso alla famiglia di Settimio. Che il suo ricordo sia di benedizione”.
(Nell’immagine la deposizione rilasciata da Piattelli nel luglio del 1945, conservata nell’archivio digitale della Fondazione Cdec di Milano)
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(28 agosto 2016)