unità…

La Torah ci vieta l’autolesionismo – pratica di lutto presso le popolazioni pagane – in quanto siamo “’am qadòsh”, un popolo consacrato. Ma l’espressione usata dalla Torah, “lo tithgodedù”, viene interpretata dai Maestri “non fatevi in gruppuscoli” (agudòth agudòth), un appello all’unità del popolo ebraico.
A questo proposito è stato osservato che il divieto “lo tithgodedù” è al plurale, mentre la motivazione “ki ‘am qadòsh attà” (“poiché tu sei un popolo santo”) è al singolare. Ciò significa che la santità di Israele sta nel nostro essere un’unità unica, mentre se ci consideriamo una pluralità perdiamo la nostra santità.

Elia Richetti, rabbino

(1 settembre 2016)