Vergogna ad Haifa,
la Figc apre un’inchiesta

rassegnaIn evidenza sui giornali la segnalazione del portale dell’ebraismo italiano www.moked.it relativa al comportamento di alcuni tifosi italiani che, ad Haifa, durante l’incontro di qualificazione ai Mondiali del 2018 contro Israele, avevano fatto sfoggio di saluti romani e altre manifestazioni di odio. Lanciata dall’Ansa, la segnalazione del portale UCEI è stata riportata tra gli altri, sul proprio sito, da Gazzetta dello Sport, Repubblica e Messaggero.
“La vergogna di Haifa: saluto romano e sputi dagli ultrà italiani” titola oggi Repubblica, segnalando l’apertura di un’indagine da parte della Federcalcio italiana. “Gli episodi, isolati quanto gravi, sono stati denunciati dal portale dell’ebraismo italiano Moked, oltre che da alcuni siti israeliani. Ci sono foto e video in cui si vedono distintamente tre tifosi che durante l’inno di Mameli fanno il saluto fascista” spiega il quotidiano.

Un’assenza spiccava ieri ai funerali di Enrica Zarfati (1921-2016), l’ultima donna romana sopravvissuta ad Auschwitz ad andarsene: quella di un rappresentante, a qualunque livello, del Comune. “Un’attenzione sempre più alta da parte delle istituzioni” l’esigenza segnalata dal vicepresidente della Comunità ebraica Ruben Della Rocca anche alla luce della progressiva e inesorabile scomparsa degli ultimi Testimoni italiani della Shoah. Presente invece ai funerali, come riportano i quotidiani locali, il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio.

Esito modesto per la mobilitazione dei centri sociali e dei gruppi vicini al Bds che ieri a Torino hanno protestato, fuori dal Teatro Regio, con tanto di striscioni, contro lo spettacolo del coreografo israeliano Ohad Naharin. Una quarantina appena i presenti, come riportano le pagine locali della Stampa. In compenso lo spettacolo è stato molto bello e applaudito dal pubblico di Torinodanza.

Lunedì sera lo Stato islamico ha messo su Internet il primo numero della sua nuova rivista, Rumiyah, che in arabo è una forma desueta della parola Roma. Un fatto che ci riguarda da vicino, scrive Il Foglio, “perché rinnova ancora una volta un concetto caro alla propaganda baghdadista: la caduta di Roma è un obiettivo a lungo termine”. La rivista è stata pubblicata da al Hayat, la casa editrice vicina al gruppo terrorista che si occupa delle traduzioni della propaganda in più lingue “per raggiungere una audience più vasta”.

Sulla Gazzetta del Mezzogiorno, parole di grande apprezzamento per l’edizione della Festa del Libro Ebraico di Ferrara appena conclusasi: “Il nuovo corso – scrive Maria Pia Scaltrito – si è racchiuso in tre giorni e due parole: internazionalità e bellezza italiana”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(7 settembre 2016)